Visti i risultati del dibattito e considerato l’avanzato procedimento di valutazione e selezione dei candidati per la privatizzazione della centrale stessa, il Consiglio conferma la volontà di dare attuazione alla sua privatizzazione con il proposito di salvaguardare l’attività di trasformazione, in territorio, di tutta la produzione degli allevatori sammarinesi. Questo per valorizzare la tipicità, la qualità e la rintracciabilità dei prodotti lattiero-caseari, anche per valutare la possibilità di coinvolgere, nella proposta selezionata dal Congresso di Stato, i produttori di latte operanti in territorio instaurando inoltre una collaborazione con il consorzio Terra di San Marino. Ultimo punto dell’ordine del giorno si occupa dei dipendenti e della garanzia dell’occupazione degli stessi nelle forme contrattuali in essere. Il Consiglio inoltre per mantenere il rapporto diretto tra produttore e consumatore e per sviluppare nuove forme di distribuzione da mandato al Congresso di Stato di favorire nuove forme distributive a filiera corta e con carattere di elevata tipicità. In precedenza era stato respinto l’ordine del giorno presentato da DC, Europopolari, Nuovo Partito Socialista, Popolari, Noi Sammarinesi e Alleanza Nazionale che chiedeva di sospendere le trattative in atto per le problematiche legate al progetto di concessione industriali ritenuto sovradimensionato. Bocciato anche il secondo ordine del giorno presentato dalle stesse forze politiche di opposizione, tranne Noi Sammarinesi, sull’abolizione graduale del monopolio.
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