Osce: l'Ucraina e le altri crisi dimenticate

L'assemblea parlamentare Osce ha confermato alla Presidenza George Tsereteli. Nella risoluzione conclusiva, chiamata “Dichiarazione di Berlino” l'impegno a trasferire nei rispettivi parlamenti dei 53 paesi aderenti e dei 4 paesi partner per la cooperazione, l'impegno a rispettare i principi fondamentali del diritto internazionale, dei diritti umani e dello stato di diritto sancito dalla Carta delle Nazioni Unite e dall'"Atto finale di Helsinki". Nel documento riferimenti sulle numerose, spesso sconosciute, crisi in atto nell'area Osce: “C'è il tema - dichiara Oscar Mina - della non proliferazione delle armi nucleari che è stato fortemente ribadito, gli stessi conflitti prolungati, il Nagorno Karabak, tra Armenia e Azerbaigian, il problema della Transminstria, l'integrità territoriale della Moldovia, il conflitto in Georgia e in particolare la questione dell'Ucraina che sta monopolizzando il dibattito all'interno di questo consesso. C'è anche il problema dell'autonomia della Repubblica di Crimea che chiede il ritiro delle forze militari della federazione russa, sul territorio Ucraino.”

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