Una Pa a misura d'Europa: il Congresso chiede la ricognizione delle competenze
E’ da questa consapevolezza che prende le mosse la volontà di compiere una ricognizione nelle varie Segreterie di Stato e in tutti gli uffici pubblici, per verificare quali e quante professionalità adeguate ci sono a disposizione e, casomai, procedere ad aggiornamenti quando non a nuove assunzioni.
La decisione è del Congresso di Stato, su richiesta della Segreteria agli Affari esteri, ed entro l’anno dovrà fornire un quadro preciso delle professionalità esistenti, quelle da qualificare e quelle invece da reperire al di fuori della PA. Si aprono così anche nuove opportunità occupazionali per giovani laureati e con la padronanza delle lingue straniere. Giovani preparati e motivati che potranno fornire un valido apporto alle relazioni con la Comunità Europea
Un ulteriore passo di avvicinamento verso Bruxelles di una Repubblica che guarda con attenzione all’Unione Europea e di un governo che ha messo nel proprio programma la consulta per l’Europa, per valutare pro e contro di una maggiore integrazione e che non nasconde la voglia di avviare il percorso per un passaggio da paese terzo a paese membro.
Un tema, quello della Pubblica Amministrazione, che ha impegnato il Congresso di Stato attraverso una relazione del Segretario agli Interni, Valeria Ciavatta, che ha aggiornato i colleghi sull’andamento della riforma.
Mercoledì Governo e sindacati torneranno a riunirsi per continuare a definire la cornice che dovrà ospitare tutte le norme giuridiche in materia. “Una riforma – ha spiegato il Segretario Ciavatta – che coinvolge i dirigenti pubblici, e non consulenti esterni o professori universitari, nella consapevolezza della loro capacità di portare un contributo reale al passaggio tra il vecchio e il nuovo”.