La Fondazione consumo sostenibile ha presentato un piano per una nuova strategia energetica in Italia fondata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare. Gli obiettivi sono quelli di abbattere del 50% la bolletta elettrica per le famiglie e per le imprese; risparmiare energia; creare 500 mila posti di lavoro, con un indotto economico di 33 miliardi all’anno. Tutto a “costo zero” attraverso investimenti che alla fine verranno ripagati dai risparmi.
Il movimento Per San Marino sostiene che un piano energetico può diventare il “driver” della ripresa economica del nostro Paese. Su una spesa di oltre 30 milioni annui di bolletta elettrica si possono risparmiare 15 milioni ogni anno. Si possono aggiungere altri 300 posti di lavoro agli attuali 200 nel settore energetico. Si può creare un indotto di almeno 15 milioni all’anno. Si può migliorare l’ambiente. Si dovrebbero coinvolgere da subito i consumatori, gli installatori, le imprese innovative del settore, le banche. Si potrebbero scegliere le tecnologie che consentono di ridurre il fabbisogno energetico, di aumentare l’efficienza energetica e di utilizzare le energie rinnovabili. Sarebbe il modo migliore per allinearsi alle direttive europee e per difendere il reddito delle famiglie.
La scelta del Paese Verde migliora l’autonomia di San Marino in campo energetico, sviluppa settori tecnologici innovativi che hanno un futuro, consente sperimentazioni internazionali, apre un dibattito scientifico, con ricadute molto positive per l’economia e per l’occupazione.
Non si può continuare ad annaspare nel vuoto dell’immobilismo attendendo la “fortuna”. Il Paese si deve muovere, governo e cittadini in testa, altrimenti non avrà futuro.
Comunicato stampa
Il movimento Per San Marino sostiene che un piano energetico può diventare il “driver” della ripresa economica del nostro Paese. Su una spesa di oltre 30 milioni annui di bolletta elettrica si possono risparmiare 15 milioni ogni anno. Si possono aggiungere altri 300 posti di lavoro agli attuali 200 nel settore energetico. Si può creare un indotto di almeno 15 milioni all’anno. Si può migliorare l’ambiente. Si dovrebbero coinvolgere da subito i consumatori, gli installatori, le imprese innovative del settore, le banche. Si potrebbero scegliere le tecnologie che consentono di ridurre il fabbisogno energetico, di aumentare l’efficienza energetica e di utilizzare le energie rinnovabili. Sarebbe il modo migliore per allinearsi alle direttive europee e per difendere il reddito delle famiglie.
La scelta del Paese Verde migliora l’autonomia di San Marino in campo energetico, sviluppa settori tecnologici innovativi che hanno un futuro, consente sperimentazioni internazionali, apre un dibattito scientifico, con ricadute molto positive per l’economia e per l’occupazione.
Non si può continuare ad annaspare nel vuoto dell’immobilismo attendendo la “fortuna”. Il Paese si deve muovere, governo e cittadini in testa, altrimenti non avrà futuro.
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