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Partiti: pubblicati i bilanci 2011 e 2012, per la metà conti in rosso

8 lug 2013
Partiti: pubblicati i bilanci 2011 e 2012, per la metà conti in rossoPartiti: pubblicati i bilanci 2011 e 2012, per la metà conti in rosso
Partiti: pubblicati i bilanci 2011 e 2012, per la metà conti in rosso - La metà dei partiti di San Marino presenta conti in rosso. Per il collegio dei revisori non vi sono...
Movimenti e Sinistra Unita più virtuosi, partiti tradizionali un po' meno. L'utile più consistente, a fine 2012, è proprio di Ivan Foschi e compagni, 56mila euro circa, ma non va male nemmeno a Noi Sammarinesi, 28.600 euro, e Alleanza Popolare, 21.650. Il 2012 è stato l'anno delle elezioni, e i partiti riportano puntuali a bilancio le elargizioni statali e non. La Dc, ad esempio, ha ricevuto 684mila euro (di cui 347mila per la campagna elettorale), ma ne ha spesi 460mila. Perdita d'esercizio, 50mila euro circa. A bilancio anche le elargizioni sopra i 3.000 euro: il consigliere Gianfranco Ugolini ne ha donati 3.350; Andrea Lombardi 5.000; Telenet srl 4.000. Ap ha speso 112mila euro per la campagna, e ne ha ricevuti 146mila. Il disavanzo più consistente è dei Socialisti Riformisti, -115.500 euro circa, a fronte di un contributo statale di 227mila e di donazioni pari a 22.700 euro, ma pesano le spese della fusione col Nuovo Partito Socialista, che a sua volta chiude a -21.688. Male anche il Psd: nel 2012 la perdita d'esercizio è stata contenuta a poco più di 8mila euro, ma sommata alle precedenti arriva alla ragguardevole perdita di oltre 300mila euro: per più del 70% si tratta di debiti verso dipendenti e funzionari di partito. Civico 10 chiude in attivo di 7.500 euro al netto del rimborso di 4.000 euro versati come restituzione volontaria del 25% del contributo elettorale.; Rete di 11.300, e tiene a puntualizzare che i costi dell'intera campagna elettorale non hanno superato i 1.300 euro. All'Upr sono andati 259mila euro di contributi per le elezioni, 146.800 le spese, perdita portata a nuovo 3.700 euro. Infine i Moderati, che non essendo nemmeno entrati in Consiglio, dopo aver ricevuto 24mila euro per la campagna, hanno deciso di devolvere in beneficenza i 4.000 euro avanzati. Il collegio dei revisori non ha ravvisato violazioni di legge, ma rileva che i consiglieri fuoriusciti dai partiti, vedi Federico Bartoletti, Alfredo Manzaroli, Glauco Sansovini, non hanno presentato bilancio nonostante abbiano ricevuto a titolo personale i contributi di legge. Non c'è obbligo, puntualizza: ma la normativa a loro avviso dev'essere adeguata.

Francesca Biliotti

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