Partito Socialista: sull'FMI un ordine del giorno condiviso

La fotografia dell'Fmi ha pochi colori. Per il partito socialista non può essere la maggioranza di turno a decidere del futuro del paese. Dal dibattito consiliare – spiega Alessandro Mancini - dovrà uscire un disposto condiviso, che avvicini il mondo del pubblico con quello del privato, per esempio rivedendo le retribuzioni del settore pubblico. Il capogruppo socialista, Paolo Crescentini, pungola poi un governo immobile: si portano avanti tavoli di sviluppo che non danno risposte, ma solo visibilità, quando si perdono posti di lavoro e imprese. Il Ps offre il suo contributo: chiede un riferimento in Aula sul calo turistico e sollecita la politica sul Fondo di solidarietà. “E' il governo delle tasse, dice Augusto Casali, finora ha parlato solo di riforma tributaria e patrimoniale”. L'ex Segretario alla giustizia si chiede che fine abbiano fatto il riordino delle forze di polizia e il pacchetto antimafia. “Il tribunale ha le forze per andare fino in fondo” e sulle recenti inchieste chiede che politica non si sostituisca alla magistratura. “Se commissione di inchiesta deve esserci, che sia un organismo ad hoc con poteri di indagine su tutto, non funzionale alla parte politica di riferimento”.
Nel servizio l'intervista al capogruppo Paolo Crescentini.

Giovanna Bartolucci

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