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PDCS e riforma elettorale: 'Sarà la legge di tutti'

25 set 2005
PDCS e riforma elettorale: 'Sarà la legge di tutti'
E’ un traguardo condiviso dall’alleato di governo, quello indicato da Presidente e Segretario del PSD. Morganti e Chiaruzzi hanno voluto ulteriormente mettere in evidenza la necessità di portare a compimento la riforma della legge elettorale, per dare un peso maggiore al voto dei cittadini e per assicurare quei principi di stabilità e governabilità oggi più che mai necessari. 'Obiettivi comuni – fa sapere la Democrazia Cristiana – sui quali il confronto è aperto e il nostro appoggio sarà massimo. La legge che dovrà scaturire – sottolineano i vertici di via delle Scalette – dovrà però essere la legge di tutti, con la massima partecipazione delle forze politiche, chiamate tutte a dare il proprio contributo. Non dovrà cioè essere una riforma della sola maggioranza'. Fra i due alleati un confronto c’è già stato, e un secondo è programmato per la prossima settimana. Il PSD ha anticipato l’intenzione di consegnare un documento dettagliato sulla sua ipotesi di riforma, cosa già avvenuta per le altre forze politiche con le quali si è tenuto il secondo turno di confronto, la DC si è riservata di valutare nel dettaglio tutte le proposte, 'con spirito costruttivo – ha assicurato nei giorni scorsi il Segretario democristiano, Pier Marino Menicucci- senza posizioni preconcette”. Qualche perplessità, però, l’alleato di governo ce l’ha, soprattutto su quel doppio turno, che agli occhi dei dirigenti DC appare più vicino al maggioritario che al proporzionale che tutti dichiarano di voler conservare; un tema sul quale il confronto sicuramente si concentrerà. La presa di posizione di Morganti e Chiaruzzi suonava, in un passaggio, come una tirata d’orecchie alla Democrazia Cristiana. Presidente e Segretario del PSD evidenziavano un loro impegno costante nel sollecitare l’alleato perché i provvedimenti giudicati indispensabili non trovino ostacoli nella loro concretizzazione, né facili strumentalizzazioni che ne possano ridurre l’efficacia. La DC non coglie la vena polemica e rigetta al mittente ogni critica “Stiamo lavorando con forza – fa sapere – perché si raggiungano gli obiettivi indicati, nella consapevolezza che senza questi non c’è futuro”.

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