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Pdcs: soluzioni alternative al debito estero, "senza confronto pronti al referendum"

23 mag 2017
Conferenza stampaPdcs: soluzioni alternative al debito estero, "senza confronto pronti al referendum"
Pdcs: soluzioni alternative al debito estero, "senza confronto pronti al referendum" - Il 31 del mese si riunirà l'assemblea dei <strong>soci di Carisp</strong>. Tante le incognite su bil...
Il 31 del mese si riunirà l'assemblea dei soci di Carisp. Tante le incognite su bilancio e piano industriale. Le preoccupazioni della Dc sono per il sistema bancario nel suo insieme, riguardano i dipendenti del settore, toccano Cassa, Asset, si scontrano con il muro innalzato da Banca Centrale. Pesa la bocciatura dell'odg sottoscritto con Psd e Ps che chiedeva la maggioranza dei due terzi per finanziamenti esteri. L'indebitamento – ricorda Venturini - avrà forti ripercussioni sul paese ed è una scelta che non può essere presa unilateralmente da una maggioranza che – rimarca Cardelli - non rappresenta la maggioranza del paese. Serve condivisione. Paradossale per Lonfernini che per vendere un frustolo serva la maggioranza dei due terzi mentre per centinaia di milioni di euro basti quella semplice. “Quando si dice no a un odg come questo – fa notare Gatti - non c'è la volontà o la forza di sedersi al tavolo”. Potrebbe aprirsi la strada del referendum.
La Dc ne è convinta: ci sono soluzioni alternative al debito estero. Sta elaborando proposte, le vuole condividere con politica, forze sociali e imprenditoriali. Torna a chiedere un tavolo congiunto.
E' un messaggio politico forte, lanciato in un momento in cui – spiega Mussoni – “stiamo diventando fragili, attaccabili. Effetto – spiega – dello svuotamento della ricchezza del sistema bancario sotto le mentite spoglie della ristrutturazione. “Dove sta scritto – domanda – che dobbiamo diventare poveri?” C'è un grande problema di trasparenza e legalità – rimarca Gatti, che torna su Carisp. Ricorda che il cda vorrà prendere decisioni che condizioneranno la banca. “A decidere – dice - saranno membri dimissionari”. "C'è una grossa partita che riguarda gli npl, Delta". La Dc teme che il problema di Cassa possa diventare la fortuna di qualcuno e torna alla carica con la commissione d' inchiesta sul sistema bancario. Non è stata inserita all'odg del Consiglio. Verrà riproposta per la seduta di giugno.

MF

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