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Pdl “Interventi a sostegno della famiglia” verso la prima lettura consiliare: introdotte diverse novità

15 apr 2022

43 articoli più 3 allegati: in un testo unico, che accorpa tutta la normativa e le tutele già previste dall'ordinamento, gli interventi a sostegno della famiglia.

Il progetto di legge, depositato dalla Segreteria di Stato per la Giustizia e la Famiglia, e ora pronto alla prima lettura consiliare, introduce diverse novità legate alla tutela della genitorialità e al sostegno delle famiglie.

Per quanto riguarda i permessi, ad esempio, inserite 12 ore retribuite per visite mediche prenatali, sia per la madre che per il padre; un massimo di 5 ore, ma non retribuite, per le visite mediche dei figli; 5 ore, non retribuite, per ciascun genitore, anche per colloqui scolastici nell'arco dell'anno.

Sul fronte dei congedi parentali - d'ora in poi non si parlerà più di aspettativa post-partum - percentuale di indennità aumentata dal 30 al 40% per i primi 12 mesi di vita del bambino, al 50% per i parti gemellari e al 60% per i plurigemellari, sempre nel primo anno di vita; inoltre previsti 10 giorni di congedo di paternità retribuito ed anche la possibilità per il padre di richiedere un congedo non retribuito di due mesi entro i primi tre anni del bambino. Si dà inoltre facoltà di congedarsi dal lavoro per gravi motivi inerenti la situazione familiare, vale a dire gravissime patologie permanenti o temporanee certificate dall'Iss (articolo 30): congedo della durata massima di 2 anni, senza retribuzione, ma conservando il posto di lavoro.



E poi non mancano le ferie solidali (articolo 31) da donare a colleghi della stessa azienda per accudire familiari con gravissime patologie; e tra i servizi per la famiglia (articolo 33), l'istituzione – demandata al nuovo Atto organizzativo dell'Iss - di una sorta di sportello dedicato al sostegno della genitorialità.

In risposta, infine, alla segnalazione dell'Unione Sammarinese Lavoratori circa un problema di mancata tutela verso situazioni di assistenza di familiari particolarmente gravi ma non residenti in territorio, la Segreteria di Stato spiega come alla base della questione – per mancanza di accordi bilaterali specifici - vi sia ad oggi l'impossibilità di poter prevedere i necessari controlli della medicina fiscale fuori territorio. Un passaggio ulteriore che però nulla preclude possa essere definito in futuro.

Nel video l'intervista a Massimo Andrea Ugolini, Segretario di Stato per la Giustizia e la Famiglia




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