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"Piccoli Stati, Grandi Protagonisti", Stolfi e la Mateau al Meeting

30 ago 2008
Mateau - Stolfi nell'incontro di venerdì
Mateau - Stolfi nell'incontro di venerdì
Per i Piccoli Stati non avere visibilità equivale a non esistere, occorre dunque unire le forze, specialmente in seno agli organismi internazionali. E’ il messaggio forte scaturito dal dibattito. Il titolo, ispirato al tema principale del Meeting, sapeva di sfida: “Piccoli Stati, Grandi Protagonisti”.
Come essere, allora, importanti a livello mondiale? “Innanzitutto cogliendo al volo le occasioni – ha detto il segretario di Stato Fiorenzo Stolfi –; noi l’abbiamo fatto con il semestre di Presidenza al Consiglio d’Europa. I riconoscimenti sono stati unanimi, abbiamo portato a compimento questioni ferme da anni”. “Ma occasioni del genere – ha continuato – non capitano sempre, è necessario allora creare una rete che includa non solo i governi dei Piccoli Stati, ma anche organizzazioni economiche e sociali: come il Lilliput club”.
Il ministro agli esteri di Andorra, Meritxell Mateù Pi, è andata addirittura oltre, affermando che il XXI° è il secolo dei Piccoli Stati. “La grande opportunità di essere protagonisti – ha detto – è negli organismi multilaterali. Una grande fetta dei Paesi aderenti all’ONU ha meno di un milione di abitanti; impostando una strategia comune è possibile far sentire la propria voce su temi quali i diritti umani e la solidarietà”.
Il rappresentante personale del Principe Alberto di Monaco, Jean Philippe Bertanì, ha ricordato le caratteristiche dei Piccoli Stati europei: le tradizioni, la rigorosa neutralità, le istituzioni frutto di una lunga storia di libertà. Ha chiuso il suo intervento citando una frase del Principe Ranieri III: “Non è necessario essere un grande Paese per avere grandi sogni”.
Alle critiche di chi ritiene i Piccoli Stati un ingiustificato anacronismo, o peggio un pretesto per aggirare le leggi fiscali dei Paesi confinanti, ha risposto Fiorenzo Stolfi: “San Marino non è un paradiso fiscale ma deve poter operare anche al di fuori dei propri confini: su questo punto dobbiamo muoverci nell’ambito dei rapporti bilaterali con l’Italia e l’Unione Europea; ma il Titano vuole mantenere certe peculiarità per affrontare la concorrenza dei grandi”.
Proprio il segretario di Stato agli Esteri, insieme alla collega di Andorra, aveva fatto visita in mattinata agli stand dell’associazione industriali sammarinesi. I vertici dell’ANIS hanno illustrato i numeri e le prospettive del sistema economico del Titano. Quindi un passaggio anche all’esposizione dell’ufficio filatelico, a quella dell’ufficio per il turismo e del Consorzio Terra di San Marino. Visita, allo stand dell’Anis, anche da parte del segretario di Stato all’Industria Tito Masi.

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