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La politica estera ancora protagonista in Consiglio

15 mar 2011
La politica estera ancora protagonista in Aula. E in primo piano sono sempre i rapporti con l’Italia. L’opposizione critica con durezza la nota del Congresso di Stato alla risposta data dal Ministero italiano delle finanze, per voce del sottosegretario Sonia Viale. Per il capogruppo del Psd la posizione assunta con l’Italia è perlomeno infantile. "Servono fatti concreti - ha detto Claudio Felici. Devono sapere che facciamo sul serio e questo è possibile adottando riforme vere e non mezzi interventi che vogliono affiancare il vecchio sistema alle strade nuove che dobbiamo percorrere". Critiche arrivano anche dalla maggioranza, con Gabriele Gatti. "Non possiamo continuare a protestare con Roma, dobbiamo chiudere gli accordi: è l’unica strada per uscire dal tunnel – ha detto. La prima preoccupazione - ha sottolineato - è trovare soluzioni per salvaguardare l’onorabilità del Paese e smettere di denunciare e poi non fare". Ma Gatti rigetta anche la teoria dell’adesione all’Europa come panacea di tutti i mali. "Non illudiamoci - ha detto - di passare Roma attraverso Bruxelles. E sul referendum che non si farà, quello che chiedeva l’adesione di San Marino all’Unione Europea, insiste tutta l’opposizione. La lettera con la richiesta di ingresso, ribadisce Giuseppe Morganti, deve essere inviata immediatamente. L’Italia, l’Europa ma anche il rischio di infiltrazioni mafiose al centro degli interventi. Da Sinistra Unita un duplice appello alla Reggenza: da un lato per inserire un comma dedicato alle presenze malavitose in Repubblica già in questa seduta. Dall’altro per appoggiare un ordine del giorno che chiede di bloccare il referendum sull’inalienabilità dei terreni pubblici. Alessandro Rossi, di Sinistra Unita, si dice stupefatto dall’indifferenza su certi fatti pesanti, come le dichiarazioni del colonnello della guardia di finanza riminese sull’omicidio eccellente, ai presunti legami con la camorra di un forno che serviva le scuole del Titano. E Giovanni Lonfernini, dell’Upr, conferma il sostegno del suo gruppo all’ordine del giorno di Sinistra Unita.

Sonia Tura

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