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Politica italiana. Aria pesante nella maggioranza

31 mag 2011
Politica italiana. Aria pesante nella maggioranza
Politica italiana. Aria pesante nella maggioranza
Berlusconi ammette il KO ai ballottaggi, ma non ha nessuna intenzione di fare passi indietro. Il presidente del Consiglio sostiene di non avere colpe per la disfatta del centrodestra a Milano e a Napoli, e con i cronisti ricorre all’ironia: “volevo fissare la data del mio funerale, ma nei prossimi giorni ho troppi impegni e quindi rimanderemo...”, dice scherzando. Ma nella maggioranza l’aria è pesante. Soprattutto nella Lega, con un Bossi imbufalito e alle prese con parte della base del Carroccio che vorrebbe voltare le spalle al Cavaliere. Per il senatur parla Maroni. “Per il centrodestra c'è stato un segnale forte: non va sottovalutato”, ammette il ministro dell’Interno auspicando una “reazione del governo alla sberla”. Intanto, mentre nel Pdl c’è chi come Frattini comincia a parlare di Primarie e qualcuno sostiene che Berlusconi pensi a nominare Angelino Alfano come coordinatore unico, la Lega non starebbe ferma. Oggi Calderoli e Maroni hanno avuto un faccia a faccia con Tremonti: un incontro che molti leggono come un viatico del Carroccio a un possibile governo del dopo Berlusconi guidato dall'attuale ministro dell’Economia. Tuttavia il Carroccio per ora conferma il suo sostegno al premier. E, al di là del crollo di consensi, il centrodestra ha anche un altro problema: mettere la faccia su una manovra economica da oltre 40 miliardi di euro.
E non si terrà prima della quarta settimana di giugno la verifica di governo chiesta dal presidente Napolitano dopo la nomina dei nuovi sottosegretari. Pierluigi Bersani insiste: “In Parlamento Berlusconi si presenti dimissionario perchè è venuta meno la maggioranza nel paese”.

Da Roma Francesco Bongarrà

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