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Politica italiana. Dopo le amministrative per il Pdl sono giorni difficili: Sandro Bondi si dimette da coordinatore

23 mag 2012
Politica italiana. Dopo le amministrative per il Pdl sono giorni difficili: Sandro Bondi si dimette da coordinatore
Politica italiana. Dopo le amministrative per il Pdl sono giorni difficili: Sandro Bondi si dimette da coordinatore
Nuovo appello di Giorgio Napolitano alle forze politiche perché riformino la legge elettorale. Da Palermo, dove partecipa con Monti alle manifestazioni per i 20 anni della strage di Capaci, il Capo dello Stato considera “indispensabile” la riforma della legge di voto e delle Istituzioni, reclamando uno “sforzo di coesione” per “riguadagnare la fiducia dei cittadini e ridare slancio e capacita innovativa al sistema politico ed istituzionale”, evitando così di “ripetere gli errori del passato”. Ma le parole di Napolitano, che considera “cruciale” l’autoriforma dei partiti e non esclude il ritorno allo stragismo davanti al quale “lo Stato non si farà intimidire”, sembrano cadere nel nulla. Il confronto prosegue, ma la trattativa sembra incartata, e la riforma elettorale pare destinata a slittare ancora.
Intanto, dopo il flop alle amministrative nel Pdl sono giorni difficili, e si parla di un azzeramento dei vertici. Sandro Bondi si dimette da coordinatore “per sottrarsi ad attacchi personali”.
Berlusconi e Alfano respingono le sue dimissioni, trincerandosi dietro a uno stretto no comment. Ma i “falchi” del partito premono e chiedono di guardare al futuro, mettendo in discussione il sostegno a Monti, che questa sera vola a Bruxelles per un vertice europeo sulla crisi.
E Montezemolo annuncia una sua possibile candidatura con Italiafutura alle prossime elezioni politiche “per rinnovare, ma senza alleanze gattopardesche”. Ma i partiti gli chiedono di dire chiaramente da quale parte si schiererà. E Beppe Grillo, che attacca ancora Bersani, rivendica di “aver riavvicinato la gente alla politica”, puntualizzando che sul Movimento Cinque Stelle ha raccolto i voti dell’astensionismo.

Da Roma Francesco Bongarrà

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