Politica italiana: nulla di fatto nell’atteso faccia a faccia tra Fini e Bossi

Fumata nera dal vertice Fini - Bossi. Il presidente della Camera aspetta una risposta formale da Silvio Berlusconi al suo rientro dal G20 di Seul. E ritirerà la delegazione di Futuro e Libertà al governo se la risposta sarà negativa. I due leader hanno quindi fatto il punto in due separati vertici con i rispettivi collaboratori. “Bossi voleva capire quanto io fossi fermo sulle dimissioni di Berlusconi – ha riferito Fini ai suoi - perché il premier non vuole dimettersi e “la Lega non ha nascosto che avrebbero problemi a far entrare l’Udc”. “Meglio una crisi pilotata che al buio – ha invece dichiarato Bossi – e su questo Fini è abbastanza d’accordo, mentre Berlusconi potrebbe accettare il reincarico”. Immediate le reazioni dell’opposizione: no del segretario Pd, Bersani “ai pannicelli caldi”, “la crisi – ha detto - va messa in chiaro”. “Mi auguro – ha dichiarato il presidente dell’IDV, Di Pietro - che le parole di Bossi siano solo un’invenzione e non il risultato di un lavoro in corso solo per mantenere Berlusconi al governo”. Risponde compatto il Pdl: “Il premier non deve dimettersi e comunque siamo contrari ad un esecutivo che non sia guidato dal Cavaliere”.
Sulla Finanziaria, intanto, duro intervento del Presidente della Repubblica. “C’è un grande buio, il vuoto sulle scelte nella destinazione delle risorse pubbliche. Abbiamo un debito pesante sulle spalle – ha detto Napolitano - e dobbiamo contenere la spesa pubblica. Ma non dobbiamo tagliare tutto. L’arte della politica – ha concluso - sta proprio nel fare delle scelte”.

s.p.

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