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Presentate 67 Istanze d'Arengo

7 ott 2007
La sala del Consiglio
La sala del Consiglio
Un fiume di istanze e una vera e propria maratona oratoria per il Segretario agli Interni impegnato per ben due ore nella lettura delle 67 richieste avanzate dalla cittadinanza. Un numero sorprendente, mai raggiunto a memoria recente. Un segnale di rinnovata fiducia della cittadinanza in questo istituto secolare. Un record che è anche espressione della volontà della popolazione di partecipare alla cosa pubblica per migliorare concretamente la società. Le petizioni hanno toccato diversi aspetti della vita civile. Tutela ambientale, disabilità, sicurezza stradale, lotta all’abusivismo e al lavoro nero, sostegno all’università, regole chiare e trasparenti per le badanti, ripristino del senso unico in via dei Boschetti e in strada Lorioli. Circa una decina le petizioni sostenute dai Popolari come quelle che chiedono di promuovere l’installazione di colonnine di gas metano e di proteggere il territorio dalle speculazioni edilizie verificando la conformità degli immobili rispetto ai progetti approvati. Alcuni cittadini di Valdragone e Cà Rigo reclamano una zona di verde pubblico per fare giocare i loro figli. Mentre la corrente sindacale rinnovamento e trasparenza ha presentato 4 istanze dove, accanto al tema dell’abusivismo lavorativo, affronta la vicenda Banca del Titano chiedendo una indagine approfondita e l’istituzione di un fondo di garanzia per evitare alla collettività oneri di alcun genere. Anche in questa tornata è stata dedicata attenzione al tema della difesa dei più piccoli. Alcuni cittadini si sono rivolti alle istituzioni per l’abolizione del pagamento delle prestazioni sanitarie necessarie all’iter di adozione. E per la tutela dei minori da abusi sessuali. Sono state poi presentate istanze che, sebbene già approvate all’unanimità, non hanno ancora trovato soluzione. Come quella che riguarda l’interramento dell’elettrodotto adiacente a delle abitazioni. E proprio per evitare questi ritardi l’associazione porta del paese chiede che le istanze accolte siano attivate entro i sei mesi previsti dalla legge. In caso contrario i cittadini potranno rivolgersi al tribunale amministrativo affinché venga imposta alla segreteria inadempiente l’immediata attuazione di quanto richiesto. Sono state poi presentate petizioni più leggere come la modifica dell’orario scolastico delle scuole medie affinché gli studenti abbiano libero il sabato. Una volta superato il giudizio di ammissibilità le 67 istanze dovranno essere esaminate dal Consiglio Grande e Generale. Per il parlamento sammarinese si preannuncia un duro lavoro.

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