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Processo politico

20 ott 2014
Processo politico
Processo politico
Toni accesi e valutazioni forti sulla questione morale fin dal comma comunicazioni. Lo scontro infatti inizia in Aula senza diretta radio nonostante alle dimissioni di Claudio Felici dal governo sia dedicato – subito dopo - un apposito comma. Rete si appella ad Alleanza Popolare perché stacchi la spina al governo e chiede le dimissioni, anche dal Consiglio, di tutti coloro che a vario titoli sono “attenzionati “ dalla Magistratura: in primis Felici, Macina, Morganti, Gatti, Pier Marino Mularoni. Si associa Civico 10. Questo Consiglio, afferma, ha su di sé l’ombra del voto di scambio. La responsabilità vera è riconoscere che la decisione deve tornare il prima possibile nelle mani dei cittadini. Non ci sta Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi, Non si può invocare lo Stato di diritto, afferma, per poi calpestarlo trivialmente. Lo Stato di diritto, sottolinea Berti, significa anche rispetto per gli altri. Qui invece si condannano gli indagati prima del tempo perché conviene. Berti confonde l’ambito politico con quello penale, replica il socialista Federico Pedini Amati. In quest’Aula, ricorda, più volte sono state fatte valutazioni indispensabili sul piano politico. Lo dimostrano le migliaia di interpellanze fatte negli anni, ricorda, tornando a contestare la mancata ammissibilità di quella che riguardava l’inchiesta E-Vox. Conferma Ivan Foschi di Sinistra Unita. E’ un dovere per il Consiglio discutere le responsabilità politiche. Inutile nascondersi dietro il falso garantismo. Sulla stessa linea Tony Margiotta ma i toni si alzano ancora. Chiede di replicare Berti. La Reggenza applica il regolamento e dice di no. Il consigliere di Noi Sammarinesi esce infuriato dall’Aula si affaccia in sala stampa e dice “scrivete che mi dimetto dal Consiglio” perché, spiega, mi hanno dato del protettore e non mi fanno replicare. Questo mentre Rete, con Grazia Zafferani, presenta un ordine del giorno per chiedere l’ingresso del suo Movimento e di Noi Sammarinesi in Commissione affari di giustizia, lo stesso organismo da cui si è dimesso Stefano Macina dopo averlo presieduto negli ultimi 6 mesi. Le dimissioni sono state comunicate alla Reggenza. Il nome del capogruppo del psd era tra quelli tirati in ballo da Mirella Frisoni dopo il suo arresto. Dalla stessa Commissione si dimette anche Giovanni Lonfernini dell’Upr. In questo caso la comunicazione è arrivata prima della riunione dell’Ufficio di Presidenza ed è stata inserita all’ordine del giorno di questa sessione consiliare. Parla di linciaggio politico usando i giornali il capogruppo della dc Luigi Mazza che accusa le opposizioni di volere inquinare l’aria. Pretendete l’epurazione prima che arrivi addirittura l’avviso di garanzia. Iniziamo il dibattito sapendo che stiamo parlando al Paese, invita Mazza, e non a qualche fanatico.

Sonia Tura

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