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Processo Varano, danni economici e d'immagine: Consiglieri chiedono all'Aula di unirsi

di Monica Fabbri
15 dic 2021
Processo Varano, danni economici e d'immagine: Consiglieri chiedono all'Aula di unirsi

L'ordinanza del tribunale di Forlì irrompe in Consiglio con quello che qualcuno definisce “un tempismo perfetto”, mentre l'Aula è chiamata ad esprimersi sulle crisi bancarie. La vicenda Delta, è stato “il primo omicidio d'impresa”, ricorda Gian Nicola Berti, che chiede alle forze parlamentari di unirsi per recuperare i danni al Paese, non legati a reati ma ad un momento buio dei rapporti italo sammarinesi, chiamando alle proprie responsabilità chi ha spogliato un'impresa, colpevole solo di aver drenato troppo denaro. È la fine dell'attacco più veemente nei confronti della Repubblica, “lasciata senza difesa”, commenta Rossano Fabbri, che invita a chiedersi chi siano stati i cittadini che hanno soffiato sul fuoco dell'inchiesta, prestando il fianco alla procura di Forlì solo per risolvere beghe personali, “veri e propri traditori della patria”.



Per Andrea Zafferani “serve una presa di posizione forte da parte dell'Aula” su una vicenda caratterizzata da risvolti non solo economici ma umani, con vite rovinate. Uomini come Gilberto Ghiotti – ricorda Gerardo Giovagnoli - una volta usciti dal carcere non tornarono più al loro posto di lavoro. C'è amarezza e l'invito a trarne insegnamenti, a questo servono le Commissioni d'Inchiesta - afferma - ricordando quella su Carisp-Sopaf da cui le istituzioni non colsero l'invito a fare sistema in difesa dello Stato. “San Marino era vulnerabile, l'Italia poteva attaccarci. Lo ha fatto in maniera eccessiva”, e Giovagnoli chiede di ripensare al sistema e alle strategie quando ci avventuriamo in un settore. Invita inoltre a sfruttare le condizioni di recupero nei confronti dell'Italia, concordando nuove forme di accesso del sistema bancario e la sua collocazione internazionale. Un'occasione anche per ripensare al ruolo della classe politica, con Vladimiro Selva che invoca lungimiranza ed unità d'intenti quando il paese è sotto attacco. “Troppe le divisioni e gli scontri per questioni ridicole. Tra un po' – avverte – avremo ben poco su cui litigare”.




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