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Produrre farmaci e vaccini a San Marino: un pacchetto di leggi per intercettare investimenti

Interesse di realtà italiane ed estere. Ciavatta: “Il recepimento delle buone pratiche cliniche può velocizzare i tempi di approvazione di farmaci e vaccini"

di Monica Fabbri
16 giu 2021

“San Marino potrebbe diventare una piccola Silicon Valley del farmaceutico”. Le parole del Segretario alla Sanità riflettono le alte aspettative su un settore che muove, nel mondo, investimenti milionari. Ne è prova l'accelerata sul progetto di legge sulle norme di buona pratica clinica che approda in Consiglio in seconda lettura. L'obiettivo è rendere le sperimentazioni condotte in Repubblica conformi alle norme internazionali, a garanzia di sicurezza, diritti, affidabilità, veridicità, verificabilità dei risultati e qualità dei dati.



Dall'anno scorso – dicono dal Governo - sono arrivate diverse richieste da parte di investitori italiani e stranieri, europei e non solo, interessati a produrre farmaci a San Marino. Qualche mese fa un'azienda del nord Italia è venuta in Repubblica per verificare di persona. La specificità del nostro paese, non sottoposto ad EMA per le approvazioni, ha destato interesse, e si vuole cogliere l'opportunità. “Il recepimento delle buone pratiche cliniche – spiega il Segretario alla Sanità – può velocizzare di molto i tempi di approvazione di farmaci e vaccini. Ed in questo campo arrivare prima della concorrenza significa conquistare una più ampia fetta di mercato”.

Il pdl fa parte di un pacchetto che prevede tre leggi e diversi decreti. Le prossime due norme riguarderanno le buone pratiche di laboratorio e di produzione, per rispondere alle direttive internazionali seguite dai paesi occidentali in ambito di ricerca medica. Il pdl in via di approvazione sarà comunque già sufficiente per tutte le sperimentazioni - spiega Roberto Ciavatta - compresa la ricerca clinica presso ospedale e privati. La Segreteria vuole approvare l'intero “pacchetto” entro l'anno, per coprire ogni aspetto, dalla sperimentazione alla vendita.

“Una volta che saranno state recepite tutte le buone pratiche internazionali, chi verrà ad investire a San Marino su farmaci o vaccini – afferma Ciavatta – avrà la garanzia che il suo prodotto possa venire approvato dagli enti occidentali”. Passaggio impossibile senza standard di qualità. Nella legge è previsto anche un ispettorato interno per le verifiche. I controlli saranno obbligatori e, in questa prima fase, a consulenza. San Marino – continua il Segretario - potrà garantire procedure snelle e risposte veloci. La legge è un primo passo. Importante è anche la rete di contatti esterni.




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