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Progetto sul Distretto economico, i dubbi di Libera: "Sono residenze speciali per vip"

La forza di opposizione chiede se la norma sia legata all'uomo d'affari Enrique Banuelos che a San Marino avrebbe registrato una società

di Mauro Torresi
12 ago 2022

Nel dibattito politico ferragostano entra la questione del “Distretto economico speciale”. A sollevarla è Libera che chiede una serie di spiegazioni al Governo tramite un comunicato. Come emerge da ambienti politici, l'esecutivo è infatti al lavoro su una nuova norma – con un primo confronto che sarebbe già iniziato in maggioranza - per introdurre a San Marino una comunità di imprese, soggetti e servizi per lo sviluppo economico. Il “distretto economico speciale”, appunto.

L'idea è di creare una piattaforma di business per attrarre investimenti esteri e far crescere nuovi settori economici. Si punterà sull'innovazione, sui prodotti di lusso, sulla sanità e l'istruzione private e così via. Tra i numerosi obiettivi ci sono la valorizzazione dell'economia sammarinese e lo sviluppo di nuove risorse da usare poi per investimenti pubblici. Questi nuovi distretti per “Libera” sono però “una sorta di residenze speciali per vip”, con “incentivi”, “agevolazioni” e “semplificazioni”.

A quanto si apprende, il testo normativo su cui si sta lavorando prevede la possibilità di ottenere una “residenza fiscale non domiciliata”. Nella sua nota, Libera fa riferimento a Enrique Banuelos, uomo d'affari e imprenditore spagnolo inserito, nel 2014, nella lista dei miliardari di Forbes. Banuelos avrebbe registrato una società sul Titano, quindi la forza politica chiede al Governo se ci sia un legame tra l'imprenditore e il progetto del distretto economico. Libera critica la mancanza di confronto istituzionale su temi definiti “cruciali” e auspica un dialogo anche per evitare, sostiene, “rischi per la tenuta del sistema a favore di pochi soggetti con rilevanti capacità di spesa”.





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