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Programmi di Governo: le forze che si sfideranno nella tornata di dicembre "scoprono le carte"

Messa in sicurezza dei conti pubblici, lavoro, politica estera. Sono alcuni dei temi ricorrenti nei programmi

1 nov 2019
Programmi di Governo: le forze che si sfideranno nella tornata di dicembre "scoprono le carte"
Programmi di Governo: le forze che si sfideranno nella tornata di dicembre "scoprono le carte"

Dai più critici vengono spesso definiti “libri dei sogni”. Ma per valutare la proposta politica di una formazione non vi è altra “bussola” che il programma di Governo, al netto – ovviamente – delle valutazioni sui singoli candidati. Le forze che si sfideranno nella tornata di dicembre, allora, “scoprono le carte”.

“Proponiamo un programma – scrive Repubblica Futura - basato sullo sviluppo dell’economia, la semplificazione del fare impresa e la messa in sicurezza dei conti pubblici”. Fra i punti nodali Unione europea, rapporti con l’Italia, radicale riorganizzazione di Banca Centrale, ristrutturazione della sanità, semplificazione dell'adeguata verifica, possibilità di lavoro per i pensionati e il progetto Davos per rilanciare il turismo”.

Noi per la Repubblica ritiene dal canto suo fondamentale “la creazione di nuovi posti di lavoro per raggiungere la piena occupazione dei residenti, e risolvere il buco nel settore finanziario”. Centrale, nel programma, il ruolo della politica estera, “per conquistare attraverso le buone relazioni spazi di agibilità economica”. Prioritaria anche la questione dell'equità; si vuole evitare infatti che il “costo della crisi” ricada su chi non ha contribuito a crearla; “il recupero del maltolto – sottolineano i rappresentanti della lista - sarà un punto cardine”.

La nostra proposta di programma elettorale – fa sapere il PDCS – “non è un decalogo di interventi tra loro scollegati per accontentare tutti, ma una serie di punti fermi attorno ai quali si possa impostare un percorso di riconversione economica e sociale, con il confronto e la sinergia di tutti”. Da qui la necessità di “implementare un approccio integrato che passi attraverso interventi credibili” su temi quali “impresa, sanità, lavoro, turismo e territorio”. Ribadita l'importanza di “una visione unitaria di prospettiva per il Paese”, e questo anche per una maggiore determinazione nei rapporti con Italia ed UE.

Particolare attenzione ai temi economici nel programma di Elego, che rivendica inoltre il proprio impegno a tutela del sistema sanitario, con l'obiettivo di evitarne “il tracollo” e garantire, anche per il futuro, la copertura per i sammarinesi. E poi il tema della “sburocratizzazione dell'amministrazione pubblica”, con l'istituzione di una Commissione di esperti che, “nell'arco di 1 anno, rediga una piano di semplificazione delle procedure e di abrogazione” delle normative “inutili”.

Basato sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU, il programma di Libera, che mette al centro della propria azione la cultura, la difesa dell'ambiente, i diritti della persona e della famiglia – con l'obiettivo di rimuovere “ogni ostacolo al loro riconoscimento” -, e il diritto al lavoro. Prioritari, in politica estera, il perseguimento dell'accordo di associazione con l'UE e un rinnovato patto bilaterale con l'Italia. Si punta anche a portare in Repubblica la sede di un organismo internazionale che si occupi di favorire il dialogo interculturale, il rispetto dei diritti e la pace.

Preferiscono “non sbottonarsi”, infine, almeno per il momento, i rappresentanti di DIM: unica coalizione di questa tornata. Anche per “rispetto istituzionale”, fanno sapere, il programma verrà reso noto dopo l'approvazione prevista il 5 novembre della Commissione Elettorale.


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