Una proposta popolare contro i "furbetti della monofase

Ve li ricordate i “furbetti” della monofase? Il caso esplose nel 2013. Dalle casse dello Stato mancavano all'appello 360 milioni di imposte non pagate e, di queste, 185 ritenuti inesigibili. A far cadere le braccia, fra i dati emersi sulla colossale evasione, il fatto che un unico contribuente deve allo Stato oltre 11 milioni di monofase, un altro più di 5 e un altro ancora non ha versato 3 milioni 300mila euro di imposte dovute.

Il progetto di legge di iniziativa popolare che vuole recuperare questi crediti andando a colpire i patrimoni personali degli amministratori ritenuti responsabili dei buchi che hanno generato con lo Stato- depositato questa mattina da Karen Pruccoli la prima dei circa 300 firmatari - è da sempre cavallo di battaglia di Civico 10. Così come fa parte del programma del Movimento il secondo articolo della proposta depositata oggi, ovvero il recupero dei crediti di imposta concessi alla banche nominando 3 Commissari che tutelino l'interesse dello Stato. L'importo di questi benefici fiscali è pari alla differenza fra gli attivi e i passivi acquisiti: tanto maggiori sono i crediti della banca cedente ritenuti inesigibili tanto maggiori sono le mancate entrate per l’erario. Un incentivo, sottolinea Matteo Ciacci, elargito talvolta in modo troppo allegro. Di qui la richiesta di nominare 3 Commissari che facciano gli interessi del Paese, verificando le reali sofferenze.

L'articolo 41 della legge di bilancio appena approvata, ricalca questa proposta prevedendo un Comitato di sorveglianza. La differenza, spiega Ciacci, è che questo Comitato viene nominato dal Congresso di Stato, mentre nel progetto di legge di iniziativa popolare i 3 Commissari sono individuati attraverso bandi trasparenti. Vogliamo fare di tutto per dare un segnale di cambiamento a prescindere dai risultati che si possono realizzare, ribadisce Ciacci. Ed è chiaro che questa proposta diventerà operativa a breve, dal momento che fa parte del programma di governo per i primi 6 mesi. Che la maggioranza recepisca i contenuti del progetto prima che questo concluda l'iter istituzionale è indifferente, conclude Ciacci. L'importante è il risultato, ed è bello che i cittadini si diano da fare in prima persona.

Sonia Tura

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