L’impegno della coalizione PSD, SU, DdC e SpL è di avviare un dialogo con l’opposizione per una contrapposizione politica serena e leale. Ma per il momento i 7 partiti di minoranza non intendono scendere a patti.
“Se veramente l’intenzione era di lavorare per il bene del Paese – ricordano – la strada non era quella del governo esiguo nei numeri, bensì di un Esecutivo di larghe intese, istituzionale, di unità o di responsabilità a seconda di come venga visto”.
Intanto la maggioranza, sanati al momento eventuali dissensi, va avanti per la sua strada. Accordo di cooperazione, sviluppo economico, moratoria sui giochi e riforma delle legge elettorale per quanto riguarda le preferenze.
Il PSD, partito di maggioranza relativa, si è assunto tutta la responsabilità di un governo di 31.
Coalizione che non ha mai nascosto di avere numeri risicati, anche per questo motivo si profila all’orizzonte, in occasione della nomina dei Reggenti, la possibilità di sceglierli al di fuori del Consiglio.
“Se veramente l’intenzione era di lavorare per il bene del Paese – ricordano – la strada non era quella del governo esiguo nei numeri, bensì di un Esecutivo di larghe intese, istituzionale, di unità o di responsabilità a seconda di come venga visto”.
Intanto la maggioranza, sanati al momento eventuali dissensi, va avanti per la sua strada. Accordo di cooperazione, sviluppo economico, moratoria sui giochi e riforma delle legge elettorale per quanto riguarda le preferenze.
Il PSD, partito di maggioranza relativa, si è assunto tutta la responsabilità di un governo di 31.
Coalizione che non ha mai nascosto di avere numeri risicati, anche per questo motivo si profila all’orizzonte, in occasione della nomina dei Reggenti, la possibilità di sceglierli al di fuori del Consiglio.
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