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Ps. Mago Merlino candidato a San Marino, ma i cittadini sono stanchi delle favole

11 ott 2012
Ps. Mago Merlino candidato a San Marino, ma i cittadini sono stanchi delle favole
Il Psd strombazza goffamente l’appartenenza a importanti e prestigiose organizzazioni politiche internazionali per rivendicare la propria supremazia in campo socialista.
A chi soffre di precoci vuoti di memoria, è utile ricordare che la presenza del Psd nel Pse e nell'Internazionale socialista è il frutto del lavoro e delle battaglie di tanti compagni del passato che sono patrimonio di tutti i socialisti sammarinesi. Non solo del Psd che si ricorda di essere socialista casualmente proprio in prossimità di una tornata elettorale. Queste folgorazioni sulla via di Damasco sono davvero poco credibili, soprattutto quando provengono da chi, al momento della nomina a segretario del partito, affermò con candore: "non sono ne' socialista, ne' democratico".
Ebbene, noi del Partito Socialista sinceramente questo dubbio non lo abbiamo mai avuto e mai lo avremo.
Riteniamo di poter rappresentare degnamente il movimento socialista sammarinese anche se non facciamo parte del Pse e dell'Internazionale Socialista.
Il nostro, infatti, non è il socialismo dell'etichetta o di comodo che viene rispolverato a seconda delle esigenze del momento. È il socialismo caratterizzato da ideali e valori irrinunciabili come la libertà e la giustizia sociale.
È il socialismo che, nell'ambito della coalizione “Intesa per il Paese”, lavorerà con serietà per fare uscire il Paese dalla recessione in 24 mesi.
Ci piacerebbe davvero raggiungere l'obiettivo del completo risanamento del Paese in tempi più brevi. Ma con realismo e senza demagogia indichiamo un periodo di 24 mesi, perché siamo perfettamente coscienti degli enormi problemi irrisolti lasciati in eredità dal governo uscente.
A questo proposito è bene che l'allegra comitiva di quella che fu - solo per poco tempo - la sinistra alternativa alla Democrazia Cristiana, si ricordi che ha già avuto la disponibilità di molto più di 6 mesi di tempo per risolvere la crisi.
Il Psd, infatti, ha collaborato con il Patto – o almeno con una parte di esso – negli ultimi 18 mesi della legislatura appena terminata. Parole e musica del leader Dc Marco Gatti.
Il Psd non può rifuggire dalle proprie gravi responsabilità politiche: se San Marino è ancora in black-list; se si è aggravato l’indebitamento dello Stato; se il settore bancario si è progressivamente indebolito per la scarsa credibilità internazionale del vertice di Bcsm; se sono stati inceneriti circa mille posti di lavoro; se hanno chiuso oltre mille imprese e se il Pil è calato di quasi 25 punti percentuali negli ultimi 4 anni.
Forse ci è sfuggito dalla lista dei candidati del Psd, Mago Merlino sotto mentite spoglie, che con la sua bacchetta magica è in grado di risanare il bilancio del Paese e non solo, in soli sei mesi. Più che mago Merlino sembra più l’ironico Mago Zurlì e le dichiarazioni fatte dal Psd hanno il sapore dell'ennesima inaccettabile presa in giro nei confronti dei cittadini sammarinesi.
Nessuno crede alle favole raccontate da chi per quasi 2 anni, in barba alla legge elettorale, ha sostenuto – poco importa se ufficialmente o ufficiosamente – il governo. I sammarinesi certamente ne terranno conto al momento del voto del prossimo 11 novembre.
I noti economisti del Psd, infine, definiscono demagogica la proposta della coalizione “Intesa per il Paese” di abolire le tasse introdotte dal governo uscente (imposta complementare sui servizi, addizionale Igr e minimum tax).
Noi la pensiamo in modo diverso.
È ormai chiaro a tutti che il Psd, dopo aver lanciato diverse edizioni de "Il cambio di passo", intenda proseguire la politica economica condotta dal governo che, non solo non ha risolto alcun problema, ma addirittura ha aggravato la recessione.
Noi andremo nella direzione diametralmente opposta.
Promuoveremo la crescita economica, incentivando l'occupazione con scelte coraggiose a sostegno del mondo dell'impresa e del lavoro.
È il momento che la paura di un presente senza certezze, lasci spazio alla speranza di un futuro ricco di opportunità.
E per riaccendere la speranza è necessaria ed urgente una netta discontinuità sul piano politico.

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