PS: un piano per aggredire la crisi

La recessione continua a segnare il Paese, gli indicatori economici dimostrano che la crisi morde sempre più pesantemente. Per il Partito Socialista serve una terapia d'urto, un piano urgente per aggredire la crisi e attivare da subito quella che il segretario, Simone Celli, chiama una exit strategy.
Un piano che sappia da subito mettere in atto azioni che producano sviluppo e ricadute positive sull'economia. Le idee le hanno chiare e le hanno indicate nell'ordine del giorno presentato insieme all'Unione per la Repubblica. 16 punti da attuare entro la fine di giugno: “perchè di tempo – dichiara Celli – non ce n'è più. Se le cose continueranno così – aggiunge – lo scontro sociale che si verificherà dopo l'estate sarà pesantissimo”. Invitano il Governo a non perdere l'occasione della legge in preparazione sullo sviluppo, ad evitare che sia l'ennesimo programma di governo senza effetti concreti immediati. Al Segretario alle Finanze, Claudio Felici, che ha lanciato la sfida della procedura d'urgenza ne lanciano un'altra: quella del coraggio. Il coraggio di fare delle scelte, il coraggio di osare e di aggredire la situazione. Per il Capogruppo, Paride Andreoli, al Governo manca la determinazione, è imbrigliato da veti incrociati, non dimostra la coesione necessaria.
Il Partito Socialista critica il ricorso alla tassazione straordinaria, ribadisce la contrarietà alla patrimoniale, invoca politiche per favorire lo sviluppo e si dice favorevole, casomai, ad una tassa di scopo, pensata per provocare investimenti e dunque rilancio.
Sull'Istituto Finanziario Pubblico hanno qualche remora ma si dicono disposti a ragionare a patto che non diventi l'ennesimo carrozzone statale, che eviti sovrapposizioni con i compiti già affidati a Banca Centrale, che si tengano ferme le norme sulla cessione dei beni dello Stato. “Con questi tre vincoli – dichiara il Presidente, Rossano Fabbri – potremmo avere un atteggiamento costruttivo, ma non saremo disponibili a nessun atteggiamento al ribasso. Nel video l'intervista a Paride Andreoli

Sergio Barducci

Fra le proposte del documento presentato dal Partito Socialista, c'è anche l'ipotesi di una sanatoria edilizia, che mette in luce una situazione di abusi conclamati. Secondo le cifre comunicate sono 610 gli abusi denunciati a cui si aggiungono quelli sommersi, che secondo gli esperti del settore potrebbero portare ad oltre 1.500 i casi di irregolarità edilizia. Fino ad ora sono state ordinate ben 400 demolizioni di opere non in regola con le norme vigenti, ma nessuna di queste è mai avvenuta.

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