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PSD: Il cambio di passo comincia a prendere forma

27 feb 2013
PSD: Il cambio di passo comincia a prendere forma
PSD: Il cambio di passo comincia a prendere forma
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici esprime il suo apprezzamento per il livello del confronto che si sta raggiungendo nell’ambito del Tavolo per lo Sviluppo con la partecipazione del mondo politico, imprenditoriale, sindacale ed associativo.
Rispetto al comparto produttivo oggetto della riunione odierna, il PSD ha presentato, dopo il confronto con le altre forze di maggioranza, alcune linee generali sulle quali San Marino è in grado di rilanciarsi in maniera innovativa e durabile nei prossimi decenni.
Il punto di partenza è il nuovo contesto di regole, di trasparenza, di esigenza di apertura all’esterno che abbiamo verificato in questi ultimi anni. Tale cornice richiede scelte strutturali che vanno dal funzionamento della Pubblica Amministrazione e della giustizia, ad un nuovo sistema di incentivi ed alla celerità nel costituire nuove imprese, dalla riforma fiscale a quella del mercato del lavoro.
Gli indirizzi del prossimo sviluppo si rivolgono i verso settori legati all’innovazione, all’alta tecnologia “leggera” (chiaramente non quella legata a processi produttivi che richiedono vastità di spazi e ricadute territoriali non compatibili con la nostra realtà), alla green economy, alle holding, agli sviluppi del Parco Scientifico e Tecnologico. In generali ai settori con alto valore aggiunto.
Il PSD vuole anche sottolineare la valenza di uno sviluppo economico legato al concetto di “Distretto Culturale”, ovvero una serie di incentivi e facilitazioni per le imprese che fanno della creatività il loro “business core”. Riteniamo infatti che l’economia, il turismo e l’occupazione che può essere coinvolta nelle attività culturali di ogni specie siano particolarmente auspicabili e valide nel nostro contesto territoriale e storico.
L’obiettivo di questo “pacchetto competitività”  è saper rispondere alle esigenze imprenditoriali attuali, attraverso parametri di valutazione standardizzati ed in grado di metterci a confronto diretto con altre realtà di successo, ovvero essere in grado di essere efficaci rispetto almeno ai seguenti punti:
•             Attivare una impresa – procedure, tempi, costi;
•             Tempi e costi di insediamento fisico di una attività;
•             Protezione degli investimenti;
•             Efficienza ed efficacia del sistema giudiziario;
•             Facili di ottenimento del credito;
•             Livelli di imposizione fiscale, contributivo, pensionistico;
•             Facilità di attuare import ed export;
•             Facilità e convenienza nel depositare marchi, brevetti e della normativa sulla proprietà intellettuale in generale.
Vista la delicatezza del tema, il PSD intende confrontarsi anche su una nuova visione del concetto di residenza che parte dai seguenti presupposti:
•             le normative sulle doppie imposizioni rendono molto più importante di prima il legame tra l’assolvimento delle tasse sui redditi prodotti e l’effettivo stanziamento del centro dei propri interessi presso lo Stato esattore;
•             lo spostamento del centro dei propri interessi non può non prendere in considerazione anche quelli famigliari;
•             devono essere favoriti gli investimenti esteri che presuppongono un piano industriale che porti valore e posti di lavoro in Repubblica;
•             devono essere predisposte garanzie economiche e/o immobiliare per il sistema e per lo Stato per tutelarsi da possibili forme di utilizzi distorti della residenza;
•             garanzie devono inoltre essere previste rispetto ai servizi sanitari come l’assicurazione obbligatoria
•             i controlli sulla permanenza in territorio devono essere efficaci.
Confermate tutte queste condizioni si ritiene valida l’ipotesi di concessione della residenza automatica e non sottoposta ad un vaglio discrezionale preventivo per:
•             imprenditori e famigliari;
•             top management aziendale;
•             ricercatori e famigliari.
Il PSD rileva positivamente che il Governo risponde anche alla forte esigenza di creare impresa a San Marino grazie a sammarinesi. Per questo è stata presentata una specifica proposta per la Nuova Imprenditoria che sostituisca quella giovanile e femminile nel seguente modo:
•             Cadono le condizioni di età per l’imprenditoria femminile  e per  coloro che escono dal sistema di ammortizzatori sociali che non abbiano trovato ricollocazione. Fuori da questa condizione rimane il tetto dei 40 anni per gli uomini  anni superabile solo per progetti veramente innovativi;
•             Nuova impresa  avviata in qualsiasi forma giuridica (licenza individuale, società, cooperativa);
•             Il Prestito d’onore sostituisce il finanziamento a fondo perduto, cade il vincolo dei 7 anni e vengono inseriti meccanismi anti distorsivi (allo studio);
•             Facilitazioni: Annullamento di tutti gli oneri di avviamento (tassa di rilascio, tassa di licenza, contributo gestione separata per i per i due anni) esenzione tasse ad esaurimento progressivo.
Il PSD si dichiara altresì contento delle proposte elaborate della maggioranza, proposte a cui ha contribuito.
Il cambio di passo di cui il Paese necessita comincia a prendere forma, se ciò poi trova consenso trasversale e largo, uno dei fondamentali obiettivi del PSD e della coalizione saranno centrati.

Ufficio stampa PSD

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