Torna al lavoro la Commissione finanze, per discutere il programma economico, mentre il Psd difende il Segretario alle finanze e Banca Centrale da "tensioni e attacchi" e, scrive, da prese di posizione in contrasto con il rispetto delle prerogative delle istituzioni". Il clima rovente che viene continuamente alimentato ad arte, prosegue il Psd, non aiuta il lavoro profondo in cui sono impegnate le Istituzioni e non aiuta neppure il sistema. Per il partito di Capicchioni, il crescendo di azioni di alcuni attori politici e non solo, vuole distogliere l’attenzione dai problemi veri e dagli obiettivi di restaurazione che sono pesantemente in atto, con protagonisti che hanno, o rappresentano, interessi di parte. Il PSD ribadisce di condividere la necessità di confronto continuo e di una condivisione sulle scelte di fondo con il coinvolgimento di tutti gli attori, compresa Banca Centrale, nelle sedi istituzionali deputate, ma rifiuta arretramenti sui principi e la mancanza di rispetto verso le istituzioni. E poi c'è tutta la preoccupazione per quanto emerge dall'analisi del programma economico e dal richiamo del Segretario Capicchioni sulle criticità del sistema, che dimostrano la necessità di profonde riforme strutturali. La realtà dei fatti, conclude il Psd, conferma la irrimandabile necessità di riforme e dell’azione di forze politiche e sociali in grado di assumersi il compito di realizzarle. La prima risposta arriva dai socialisti: "le riforme non possono essere realizzate a fine legislatura, hanno bisogno di condivisione. Si deve invece risolvere subito il problema dei crediti non esigibili. Molti di questi erano di supporto al settore immobiliare. La proposta socialista di intestare immobili anche ai non residenti, conclude la nota, avrebbe rimesso in moto un settore in grande difficoltà.
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