Il Psd contro il silenzio del Governo

“Forse qualcuno spera che la soluzione dei problemi con l’Italia arrivi dal Meeting e sta facendo leva su questo per tenere insieme la maggioranza”. Claudio Felici torna sui difficili rapporti bilaterali svelando le ultime indiscrezioni politiche. Il Psd ribadisce, ancora una volta, quanto già detto a più riprese: la black list è la principale causa dei problemi economici del paese. Ma a preoccupare è l’assenza di risposte da parte del Governo. “Un immobilismo letale - lo definisce Gerardo Giovagnoli - condito da stomachevoli scambi di comunicati tra partiti e uomini del Patto”. Andate a vuoto le iniziative perlopiù mediatiche per richiamare l’attenzione dell’Italia – dichiara il Psd - occorre l’ammissione di fallimento dell’Esecutivo per l’apertura di una nuova fase che veda il contributo corale di tutte le forze presenti in Consiglio. “Se il percorso che stiamo per intraprendere è eccezionale - continua Giovagnoli - anche l’agire deve esserlo”. A settembre la situazione è destinata a peggiorare e Claudio Felici teme che di questo passo si possa giungere ad un forte conflitto sociale con conseguente instabilità del sistema. Il partito cita lo smacco subito dalla Maggioranza in Commissione Esteri sul caso Riccio-Zechini, e torna sul rischio di prescrizione del processo Biagioli con gravi ripercussioni sull’immagine della giustizia e del paese. Poi Felici fa ironia sulle manovre del Governo per contenere le spese. “E’ stato chiesto di limitare le salve di cannone e ridurre da 60 a 40 il numero dei componenti della banda militare. Se la manovra economica è questa stiamo raschiando il fondo del barile.”

Monica Fabbri

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