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Il Psd dipinge un Paese solo, dopo le dimissioni dei vertici di Banca Centrale

11 feb 2010
Il Psd dipinge un Paese solo, dopo le dimissioni dei vertici di Banca Centrale
Il Psd dipinge un Paese solo, dopo le dimissioni dei vertici di Banca Centrale
E adesso? Se lo chiede il segretario del Psd affermando che, per salvare il Governo, si prendono decisioni impreviste e non ponderate. “Il Paese - dice Gerardo Giovagnoli - brancola in un buco nero e il Segretario alle Finanze trascina con sé anche chi ha attorno. A questo punto - dice - il memorandum di intesa con Bankitalia se lo scordano”. “Bossone - ricorda la presidente del Psd Denise Bronzetti - è stato votato dal Consiglio Grande e Generale all’unanimità ed è in Aula che il problema deve tornare. “Nell’ultimo confronto in seduta segreta - ricorda - Gatti aveva preventivato incontri specifici per rivedere l’assetto di Banca Centrale. Ancora una volta - afferma la presidente del Psd - Gatti ha mentito a tutto il Consiglio rispetto alle sue reali intenzioni su Banca Centrale e in particolare su Caringi, così come pare aver mentito alla sua maggioranza”. “Aderiremo - conclude - a tutte le iniziative che si vorranno mettere in campo per fare chiarezza”. Per il capogruppo del Psd “siamo un Paese solo”. “Non abbiamo più alleati al di fuori dei nostri confini. Ci guardano per vedere che fine facciamo”. Secondo Claudio Felici non si spiega una accelerazione che tutti sapevano avrebbe fatto esplodere la presidenza di Banca Centrale. “Gatti - dice - aveva già deciso di tirare dritto. Questo Paese - conclude - non può essere trascinato in un crepaccio perché chi tiene la picozza è un irresponsabile”.

Sonia Tura

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