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PSD: il parlamentino si aggiorna, rimandate le conclusioni

25 giu 2009
Direttivo PSD
Direttivo PSD
E’ una questione che resta ancora sospesa, quella che attraversa il Partito dei Socialisti e dei Democratici. Troppi gli interventi nel Consiglio Direttivo per chiudere la serata con una decisione: il parlamentino del PSD si riaggiorna e venerdì sera tornerà a confrontarsi. Una riunione segnata da un clima apparentemente sereno, ma caratterizzata da forti tensioni e da inevitabili capannelli dentro e fuori dalla sala di via Ordelaffi. In gioco c’è l’unità di un partito nato 4 anni fa, dall’unione di due forze della sinistra sammarinese, non senza lacerazioni e tribolazioni. Ma, nonostante i tentativi, le divergenze all’interno di quello che nel frattempo è diventato il partito di maggioranza relativa sono rimaste ferite aperte e mai rimarginate. Lo dimostrano le riflessioni del Presidente, Patrizia Busignani, contenute nella sua lettera di dimissioni, e quelle del Segretario, Paride Andreoli. L’assemblea, al momento ha ascoltato l’intervento del solo presidente che, di fatto, ha rimarcato quanto già contenuto nella lettera inviata ai suoi compagni di partito. Il Segretario sembra intenda togliersi qualche sassolino. Il suo potrebbe essere uno sfogo, per quella che ha definito una fronda nei suoi confronti, a suo giudizio iniziata già il giorno successivo all’insediamento alla guida del partito. All’assemblea è stato presentato un documento, un testo che propone una linea politica precisa, non si sa quanto aperto ad integrazioni e aggiustamenti. Porta la firma di 10 componenti il parlamentino, stando alle indiscrezioni nessuna dei cosiddetti big. Ed è su questo documento che probabilmente si giocherà l’unità del PSD, la capacità di assorbire il colpo e proseguire seguendo una rotta corretta oppure di andare definitivamente ad una scissione, al tramonto di un progetto acclamato con trionfi, sorrisi e lacrime al congresso di unificazione di 4 anni fa.

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