Psd: "Più importante unire che dividere"

Fare entrare gli Upr in lista senza pestare i piedi agli alleati. Il Psd sta lavorando ad una missione quasi impossibile. “Eppure – dice – i margini ci sono”. Ma come trovare una soluzione condivisa? La posizione di Ap è nota: il suo no agli Upr è più che mai fermo. Lo è anche quello dei giovani di Noi Sammarinesi e di Pdcs, che chiedono alla coalizione di chiarire una volta per tutte e si aspettano una presa di distanza da Arengo e Libertà che si era espressa a favore. Anche la Dc ribadisce le sue perplessità. Certo, usa parole più morbide, ma non per questo lascia intendere che farà passi indietro. “Non è una prova di forza e neppure una questione personale – si affretta a dire il Segretario Marco Gatti. Il Psd conosce bene il nostro disagio, il percorso costruito insieme e sa che in futuro non vogliamo perdere consiglieri per strada quando ci sono in ballo scelte difficili.”Insomma, torna il riferimento agli Eps. E’ qui, forse, che si può trovare una soluzione condivisa. S’intuisce che qualche veto cadrebbe se l’apertura riguardasse solo gli ex Ddc. Gli Upr scioglieranno a breve ogni riserva. Venerdì sera riuniranno il proprio Esecutivo per decidere quale strada percorrere. “Il movimento si è concentrato su una proposta di responsabilità nazionale in linea con le difficoltà del paese” – spiega Giovanni Lonfernini. Non nasconde il suo rammarico: “ci dispiace che da alcune parti della politica qualcuno stia tentando di strumentalizzare la nostra posizione attraverso polemiche puerili e assolutamente faziose”. Nel video l'intervista al Segretario Psd Gerardo Giovagnoli

Monica Fabbri

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