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Le reazioni della politica all'incontro Valentini-Bonino

28 gen 2014
Le reazioni della politica all'incontro Valentini-BoninoLe reazioni della politica all'incontro Valentini-Bonino
Le reazioni della politica all'incontro Valentini-Bonino - Per le opposizioni ancora segno del fallimento della politica estera, per la maggioranza rammarico e...
Serve una riflessione. Lo dicono maggioranza e opposizioni. Intesa per il Paese la prima a rimarcare i risultati che da troppo tempo mancano in politica estera: “Nessuna data precisa per l'uscita dalla black list – dicono UPR e PS – da un incontro insoddisfacente sul piano politico e diplomatico e che demoralizza per le ripercussioni sull'economia del Paese”.
Stesso rammarico per il segretario della DC Marco Gatti, ma da una prospettiva diversa: “Dispiace che l'Italia non sia in grado di comunicare una data, mettendoci in difficoltà nei passaggi che stiamo compiendo con l'Europa, a pochi giorni dall'incontro con Barroso, su una serie di accordi che non possono prescindere dal riconoscimento di San Marino come Paese in white-list”.
Verso l'accordo Ecofin: su questo il segretario PSD, Marina Lazzarini, è chiara: “Aspettavamo un risultato concreto, questa volta. E' un momento in cui ci viene chiesto tutto e in cambio ci vengono fatte promesse, o complimenti per i passi compiuti, noi chiediamo fatti concreti”.
Per Roberto Ciavatta di Rete la situazione è grave: “Se il governo fosse convinto che tutto è stato fatto dovrebbero andare a battere i pugni per pretendere il dovuto. Invece mancano alcuni passaggi sulla trasparenza”. In linea Sinistra Unita: “Un nuovo stallo che conferma il fallimento della politica estera e i dubbi sull'operatività del governo – dice Francesca Michelotti – segno che anche l'Italia vede che dietro ai provvedimenti di legge manca la volontà del governo di fare davvero un salto in avanti”. “Sono passati mesi dalla ratifica dell'accordo di cooperazione e siamo ancora fermi ai proclami e alle dichiarazioni di intenti - dice Andrea Zafferani di Civico 10 – serve una riflessione in maggioranza”.
Ed ad auspicarla è lo stesso Nicola Renzi di AP: “Dobbiamo muoverci per capire quale sia l'impedimento burocratico che blocca l'Italia verso una attestazione definitiva, senza la quale è difficile la ripresa interna, nonché intavolare altre trattative, per esempio con l'Europa”.

Annamaria Sirotti

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