Referendum aborto, Libera: "Ora la legge, no ai trabocchetti"

La forza politica, dall'opposizione, invita Rete alla collaborazione per realizzare la norma

Una “giornata storica” per i diritti civili. Libera plaude al risultato del referendum sull'interruzione volontaria di gravidanza nel complimentarsi con il Comitato Promotore e con l'Unione donne sammarinesi. Da questo momento, anticipa, “assumiamo un ruolo di vigilanza, per avere in tempi celeri una legge moderna”. I partiti, afferma il segretario Matteo Ciacci, sono stati “scavalcati dalla cittadinanza”. Si aprono allora i futuri scenari, perché sarà il legislatore ad occuparsi della norma.

Domenica è stato “lanciato un messaggio chiaro”, aggiunge Mimma Zavoli. La politica, afferma, deve “raccoglierlo e farlo proprio” e costruire una legge “rispettosa del quesito”. A preoccupare gli esponenti di Libera alcune recenti considerazioni dal mondo cattolico che potrebbero portare, spiegano, a dei “vincoli”.

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I “sì” avrebbero vinto anche se ci fosse stato il quorum, sottolinea Marina Lazzarini, che invita il Consiglio a coinvolgere l'Uds nella stesura della normativa. E pone la questione 'obiettori'. Dall'opposizione, Libera tende poi la mano a Rete per collaborare alla creazione della legge.

Di diritti si parlerà giovedì 30 settembre alle 18,30 al bar nei pressi del Parco Ausa di Dogana, con un confronto a tutto campo tra San Marino e Italia: iniziativa a sostegno di Jamil Sadegholvaad candidato a sindaco di Rimini.

Nel servizio, le interviste a Marina Lazzarini (Libera) e a Matteo Ciacci (segretario Libera)

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