Referendum "europeo": Sinistra Unita dice "Sì"

E' un “Sì” convinto e motivato quello deciso dall'assemblea di Sinistra Unita. Un “Sì” - precisano i membri del coordinamento Roberto Tamagnini, Augusto Gasperoni e Maria Maddalena Bevitori – che e' per l'inoltro della domanda di adesione come paese membro e non per l'adesione tout-court.
Secondo Sinistra Unita si dovrebbero negoziare le modalità d'ingresso – per esempio una deroga sulla libera circolazione delle persone - e poi la parola dovrebbe tornare ai sammarinesi con un referendum confermativo. San Marino è un paese extra-comunitario dentro l'Europa: deve comunque sottostare a tantissime regole comunitarie e la moneta corrente e' già l'euro. “Meglio – osserva Maddalena Bevitori - avere parte attiva nelle decisioni anziche', da paese terzo, doversi comunque uniformare senza avere voce in capitolo”. Per SU le alternative all'Europa sono diventare "un protettorato dell''Italia" o rimanere un "Paese border line" messo all'indice dagli organismi internazionali. Chiedere l'adesione invece – ne è convinta Vanessa D'Ambrosio – rafforzerebbe il paese e non comporterebbe una cessione di sovranità, al contrario renderebbe San Marino più autonomo e forte. Dopo anni di immagine da paradiso fiscale, di scandali e di black list, “abbiamo la possibilita'' di cavare questo fango". E allora, esorta il consigliere Tony Margiotta, "entriamo in Europa dalla porta principale".
[Nel servizio l'intervista ad Augusto Gasperoni, Sinistra Unita]

Luca Salvatori

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy