Rete guarda alle emergenze: "no alle sigle ma a persone ed obiettivi comuni"

Fare Rete: il movimento gioca con le parole e richiama vecchi e nuovi aderenti.
Ieri l'Assemblea a porte chiuse in Sala Montelupo e in parallelo rinnovi, iscrizioni e raccolta firme per il referendum con modifiche alla legge elettorale. Servivano un migliaio di adesioni, l'obiettivo è stato raggiunto. Oggi verranno depositate. Un'ottantina invece, fra nuove iscrizioni e rinnovi, che portano a circa 200 gli iscritti al movimento. In un'Assemblea partecipata, Rete ha discusso linee programmatiche e obiettivi raccogliendo – spiega il Presidente Gloria Arcangeloni – diversi spunti. È stato votato un documento con indicazioni chiare sulla strada da intraprendere, compresi interventi per mettere in sicurezza il Paese, a partire dal fronte finanziario e della giustizia. Nel caso si dovesse andare alle elezioni, Rete vuole farsi trovare pronto. Si è parlato naturalmente anche di strategie politiche. Ampia condivisione in Assemblea sulla necessità, dettata da urgenza ed emergenze, di allargare le alleanze, guardando a persone ed obiettivi comuni piuttosto che alle sigle.
Le riflessioni sulle linee guida passano dalle forti critiche ad un governo che negli ultimi due anni – è stato detto – ha accresciuto i problemi, dando il colpo di grazia al Paese. Rete, alla ricerca di soluzioni condivise, da qualche mese sta parlando con tutti, dalle associazioni di categoria ai nuovi partiti, compresi – dice - i fuoriusciti dalla coalizione di Governo.

MF

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