Referendum: i sostenitori del Si scaldano i motori

"I 4 si ai referendum non sono una scelta a prescindere, nè contro il governo. Noi stiamo dalla parte dei cittadini". Rete, Liberamente San Marino, Luca Lazzari, si preparano al rush finale e danno appuntamento, fin da questa sera, alla sala ex International di Borgo Maggiore. In arrivo, in tutte le case, anche il giornale di Rete "C'era una svolta" dedicato ai "Fantastici 4" che sono, appunto, i referendum. L'incontro con la stampa è stato però dedicato in gran parte, al Polo del lusso. In ballo, spiegano, non è il progetto. "Si va a votare per un via libera, per il governo, di disporre del territorio e delle leggi a seconda dell'investitore che si trova di fronte", puntualizza Roberto Ciavatta. Non è in ballo il Polo del lusso ma che tipo di Paese vogliamo. Quando non ci sono norme, come in questo caso, lo Stato - ribadiscono - doveva chiedere un referendum confermativo. Le sirene stonate del governo, afferma Federico Pedini Amati, sono rivolte a chi oggi ha bisogno di lavorare ma non spiegano l'investimento. Non intendiamo fare strumentalizzazioni, aggiunge invitando tutti a un atteggiamento moderato, ma siamo pronti a rispondere con la stessa voce. Borletti fa il proprio lavoro, commenta Grazia Zafferani, ma il governo perde di vista la differenza fra informare e pubblicizzare un prodotto.

Nel video l'intervista a Elena Tonnini capogruppo Rete

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