All'indomani della dichiarazione di irricevibilità del referendum sull'Accordo di Associazione interviene il Partito Socialista. Parla di una sentenza che va rispettata, ma “negativa per la democrazia, negando ai cittadini l'esercizio della democrazia diretta su un tema di vitale importanza per li futuro del Paese”. Una sentenza – aggiunge il Ps - "che ha dato sfoggio di creatività, invadendo a volte campi contigui alla politica, mentre sul piano del diritto lascia a desiderare per eccessiva discrezionalità”.
Sul fronte politico, per il PS emerge che non si vuole che i cittadini si esprimano sull'Accordo nella consapevolezza che le defezioni, anche nei partiti di maggioranza, sarebbero tante. Nella convinzione di aver operato perché gli elettori “fossero protagonisti e non zavorre” annunciano di voler voltare pagina, analizzando varie opportunità, tra le quali il “ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo”.