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Reggenza: 'Rispetto, impegno e responsabilità' le direttrici dell'agire politico

Discorso di inizio semestre al Consiglio Grande e Generale

21 apr 2022

Si pongono subito quali garanti super partes, Oscar Mina e Paolo Rondelli, nel discorso di inizio semestre in Aula consigliare. Parlano di "rispetto di tutte le forze politiche", al contempo lo chiedono nei confronti "delle Istituzioni, della dignità di ogni singolo Consigliere, della deontologia che ne consegue, della diversità di idee e delle differenti sensibilità politiche". 
All'assemblea parlamentare parlano di "esempi e buone pratiche quali testimonianze tangibili dell’impegno etico e morale indispensabile per costruire una società sempre più aperta: al dialogo, al cambiamento, alla equità e alla libera espressione di sé".

I Capitani Reggenti richiamano anche all'utilizzo di un linguaggio appropriato così come nell’azione di ferma condanna e di netto rifiuto di qualsiasi forma di odio e di violenza, di intolleranza, discriminazione e di sopraffazione. Spazio alla critica - seppur aspra - ma nel rispetto della deontologia per Mina e Rondelli 'elemento necessario di stimolo e crescita'. Rigettano "interessi di parte" che "non possono in alcun modo pregiudicare il bene comune e l’interesse più alto della Repubblica". Facendo leva sulla fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, nel rispetto dei principi dello stato di diritto e della separazione dei poteri.

È un richiamo forte all''Impegno e alla responsabilità' quello che arriva dal trono della Sala del Consiglio, per garantire autorevolezza, decoro e quella considerazione che la popolazione deve nutrire nei confronti dei simboli dello Stato e delle Istituzioni.

"Partecipi di un destino comune", che chiama tutti a fare la propria parte; con riforme strutturali non più procrastinabili. I Capi di Stato tracciano una strada di crescita non solo economica e culturale, ma sociale e civile, con la piena affermazione dei "principi della parità di genere e della pari opportunità per tutti i nostri cittadini". Rimarcando l'importanza della cultura e della formazione, come nel loro discorso di insediamento. Le criticità non mancano, in questo periodo storico, ma la Reggenza fa leva sul 'patrimonio immateriale fatto dei valori della coesione e della solidarietà che ci uniscono di fronte alle sfide'. Il passato che indica la direzione da seguire per il futuro: "l’impegno corale per valorizzare il nostro territorio, le sue peculiarità, risorse e potenzialità, l’intelligenza, la professionalità e la laboriosità della nostra gente".

Un conclusione un richiamo, inevitabile, alla guerra, allo slancio di generosità dei cittadini nell'accoglienza; ai valori di libertà e democrazia, radicati nel Monte: "A noi il compito, oggi, di continuare a manifestare al popolo ucraino solidarietà e sostegno e di onorare quei principi di democrazia e legalità su cui si fonda il nostro vivere insieme, con l’esempio e la testimonianza costante di atteggiamenti e comportamenti di rispetto reciproco, di partecipazione e di ricerca incessante del dialogo e del confronto in cui è l’essenza di ogni ordinamento democratico". 

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