Repubblica Futura: “O sarà una legislatura costituente, o sarà una legislatura persa”

Repubblica Futura verso la conferenza programmatica del prossimo 9 marzo, in un modello aperto, con protagonista la gente. Anticipa temi e idee: “solo su questi troveremo convergenze e baseremo le alleanze”

Le idee sul tavolo, con un forte contributo dal basso. E dopo il successo della campagna pubblicitaria via social - che ha visto risposte e proposte venire dalla gente – RF lancia la conferenza programmatica ispirata ad un nuovo modello: non più il partito che parla con se stesso – dice Andrea Zafferani - in una fase in cui le parti paiono più interessate alle alchimie politiche, noi lasciamo parlare la gente” e invita così la cittadinanza, in vista del 9 marzo, ad essere protagonista.

Sara Conti ripercorre i campi d'azione: autonomia energetica; riduzione del debito – con un patto trasversale con tutte le forze politiche; riforme istituzionali, con un dibattito in Aula, richiesto da ormai 6 mesi; riforma del sistema bancario e finanziario. Ancora, priorità che toccano nel vivo: sanità, per ritrovare un rapporto diretto medico-paziente, “abolendo la COT, che da una - dice - sono diventate tre; misure a sostegno della natalità, per cui non bastano incentivi, ma servono anche investimenti; welfare per la terza età; politiche per la casa.

Con Nicola Renzi il quadro politico: “La legislatura è finita?” si chiede e incalza Governo e maggioranza ad indicare un arco temporale certo, nonché le azioni che ancora si possano intraprendere, “pronti a collaborare, o al voto subito”. Chiede un cambio culturale, che “metta fine alle campagne d'odio e di demonizzazione dell'avversario” e - sollecitato su possibili ragionamenti d'area con il PDCS – ribadisce: “La Dc vuole firmare emendamenti con Libera, senza condivisione? Noi non li firmiamo, valutiamo le alleanze sui temi”; “anche se – obietta Zafferani – non abbiamo capito come la DC veda i problemi di cui parliamo”. Convergenze sulle idee, con - in testa - il percorso di Associazione UE. Nell'eccezionalità del momento, inquadra la formula:

“O sarà una legislatura costituente, oppure, sarà una legislatura persa – dice Nicola Renzi - Rinnovare le nostre istituzioni è fondamentale. Dobbiamo portare a compimento e informare la cittadinanza, sentire cosa la cittadinanza pensa, dell'Accordo di associazione all'Unione Europea. Dobbiamo modificare la nostra pubblica amministrazione, per rispondere alle esigenze che l'Accordo di Associazione porta con sé; dobbiamo intervenire sul nostro sistema bancario e finanziario. Ma non con la paura, con la speranza. Quindi, se prevarranno i giochini politici, sarà un'altra legislatura persa; se, invece, prevarrà la voglia di fare, di confrontarsi su dei temi specifici, allora forse potrà essere veramente la legislatura della svolta”.

Nel video, l'intervista a Nicola Renzi, Capogruppo Repubblica Futura

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