La sanità rimane uno dei temi più caldi dell'estate politica, su cui si giocano equilibri e rapporti in maggioranza. E proprio di Iss si è parlato durante la serata organizzata da Repubblica Futura. Al tavolo dei relatori tutti presenti tranne Rete. Sotto la lente, come prevedibile, la decisione del Congresso di confermare la Governance fino a dicembre. Riconosciute le criticità dell'istituto e i difficili rapporti tra dirigenza e medici. Nulla è accaduto tutto da un giorno all'altro – ha fatto notare Valeria Ciavatta – i problemi sono il frutto di una serie di eventi andati avanti mesi e culminati nelle dichiarazioni di sfiducia al reparto di ostetricia. Quello che Upr non ha digerito è stata la decisione del Governo di non seguire nella sostanza quanto chiesto dalla Commissione. Il problema è politico perché l'odg porta la firma anche della maggioranza. Ora si apre la questione della successione. Canti del Pdcs si aspetta che nei prossimi sei mesi il Governo attivi tutte le procedure necessarie alla sostituzione dei vertici. La nomina del Direttore Generale – lo ricordiamo – spetta per legge al Congresso. Si ragiona sulle procedure di selezione che potrebbero anche seguire la formula adottata per il Presidente di Banca Centrale. C'è intanto un progetto di legge firmato Upr, fermo in Commissione, per la riorganizzazione della governance. Prevede l'istituzione di un consiglio di amministrazione, la trasparenza di tutti i suoi atti, la cogestione dei dipendenti e la nomina del Direttore Generale attraverso selezione.
MF
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