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Rete "bacchetta" il Governo sui ritardi nelle riforme. Disappunto per le indagini sul caso "Serenissima"

Le reazioni di Repubblica Futura e Libera

10 mar 2022
Rete "bacchetta" il Governo sui ritardi nelle riforme. Disappunto per le indagini sul caso "Serenissima"

Rete riunisce l'Assemblea e mette in evidenza una serie di criticità operative del governo, manifestando in primis preoccupazione sul ritardo nelle riforme. “La nostra la permanenza al governo – rimarca il Movimento - dipende dalla volontà della maggioranza di intensificare la sua azione politica sulla strada di un concreto e fattivo cambiamento”.

A tal proposito l'Assemblea ha chiesto a Consiglio Direttivo e Gruppi di Lavoro di elaborare un documento politico e programmatico da sottoporre poi alla stessa maggioranza, “con l’obiettivo di produrre un cambio di passo – sottolinea Rete - verso il consolidamento della finanza pubblica e privata, un proficuo rapporto con l’Italia e con l’Unione Europea, un rafforzamento e un miglioramento dello stato sociale, ed una concreta  politica economica ed occupazionale”.

Disappunto inoltre per le indagini penali condotte nei confronti di cittadini che hanno pubblicato articoli sulla stampa locale. Sulla guerra in Ucraina, ribadito infine il pieno sostegno alle iniziative di accoglienza e di solidarietà.

Nota che non ha lasciato affatto indifferenti le opposizioni. “Questi comunicati sanno un po’ di penultimatum, - commenta a stretto giro Repubblica Futura - di un tentativo di recuperare un’immagine pubblica irrimediabilmente compromessa da due anni di inganni ai propri elettori, che hanno votato quel movimento pensando portasse avanti certe istanze, invece ha fatto l’esatto contrario”. Rf richiama quindi l'attenzione sul disappunto espresso dal movimento per le indagini sul caso “ Serenissima”. Qui si raggiunge l’apoteosi poiché Rete sa che tutto è partito da un esposto in Tribunale del Segretario Ciavatta. “Perché – concludono - non si chiede allora di ritirare tutto e magari fare un passo indietro?”

Libera rincara la dose sostenendo che “Rete suona il de profundis del governo” con “un atto di accusa vero e proprio”. “E come dare torto ai retini? - sottolineano - del cambiamento promesso in campagna elettorale neppure l’ombra. Assistiamo alla più becera politica clientelare e lo sfascio della sanità”. Libera preconizza mesi duri per la Dc alle prese con Rete: “Ci attende insomma un periodo di immobilismo – sostengono - nel quale il movimento cercherà solamente di recuperare un po’ di consenso per affrontare con un minimo di dignità per le prossime elezioni”.


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