Rete-C10-Su: "Le etichette di Mussoni e la DC sotto naftalina"

Rete-C10-Su: "Le etichette di Mussoni e la DC sotto naftalina".
Se c’è una cosa che la DC sa fare benissimo, è far passare per normali cose che normali non sono. Come, ad esempio, il fatto di fare il porta a porta per chiedere voti. Ha pure il coraggio di spacciarlo per “rapporto quotidiano con la propria gente” quando invece è risaputo che la Dc si ricorda di andare a trovare i propri elettori solo a pochi giorni dalle votazioni. Invece noi siamo sempre in mezzo alla gente. Non solo sui social network, ma per la maggior parte del tempo organizziamo serate pubbliche, incontri post Consiglio, incontri nei bar, nei parchi, comizi, raccolte firme, flash mob, manifestazioni, eventi politici, culturali e così via. I social, alla fine dei conti, occupano una minima parte delle attività. Ma la Dc vede solo quelli perché ovviamente le fa comodo così. Qual è la differenza tra i due approcci? Che le nostre attività presuppongono una partecipazione attiva della popolazione, che è incoraggiata a organizzarsi, uscire da casa e prendere parte alle iniziative, dedicando una parte del proprio tempo alla vita del paese e alla possibilità di crearsi un’opinione; la DC invece fa le consegne a domicilio, dicendo alla gente esattamente cosa deve votare per evitare che le opinioni siano frutto di una consapevolezza reale. Modalità lavaggio del cervello in pieno stile anni ‘90. Fa quasi tenerezza poi il Segretario Mussoni che, come al solito, non risponde a quello che gli viene contestato e appiccica etichette a tutto spiano. I comitati promotori (sostenuti da RETE, C10 e SU) sono definiti arroganti perché scrivono che la Segreteria Sanità usa i soldi pubblici per pagarsi le trasmissioni TV.
Mussoni, con abile maestria, arriva persino a spacciare come occasione di confronto paritaria una serata autogestita dalla Sanità (quella pagata con i soldi pubblici), in cui si invitano due medici che fanno la libera professione, due dirigenti ISS, il comitato per il no e un solo rappresentante per il sì. Però, secondo le etichette di Mussoni, siamo noi a strumentalizzare.
Allora, già che ci siamo, chiediamo al Segretario Mussoni quale etichetta darebbe a qualcuno che utilizza senza autorizzazione le email personali dei dipendenti della PA per propagandare le pubblicità della Segreteria Sanità, facendole partire da un mittente fintamente istituzionale ma firmandosi come istituzione?
Mentre lei pensa a che etichetta affibbiare, noi invitiamo la popolazione a guardare le VERE trasmissioni di confronto (tribune e speciali sul sito di SMTV o su www.referendumsanmarino.org ) e a partecipare alle serate pubbliche in cui si motivano i due Sì ai referendum.
*Mercoledì 21 maggio ore 21:00 – Casa del Castello di Chiesanuova
*Giovedì 22 maggio ore 21:00 – Sala Montelupo di Domagnano “Le contraddizioni di FondiSS spiegate da Beppe Scienza”, un per capire cosa sia più vantaggioso tra alti rendimenti e sicurezza del rendimento. Beppe Scienza è esperto di risparmio e previdenza e docente di matematica all'Università di Torino. E' autore di:
- "La pensione tradita": conti alla mano, perché conviene tenersi il TFR e non aderire ai fondi pensione
-"Il risparmio tradito": come difendersi da bancari, assicuratori e giornalisti
- "Fondi, polizze e Parmalat" chi è peggio?
*Venerdì 23 maggio ore 21:00 – Casa del Castello Serravalle si parlerà di etica e corruzione nel sistema sanitario con Francesco Macchia, Presidente Istituto per la promozione dell’etica in sanità, curatore dello studio “Libro bianco sulla corruzione in sanità”; dott. Carlo Eugenio Vitelli, docente di Chirurgia all’Università La Sapienza di Roma, autore di studi sullo spreco volontario in medicina. -

Comunicato stampa congiunto di Rete – Civico10 – Sinistra Unita

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