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Rete, Consiglio Direttivo e Assemblea respingono le dimissioni di Arcangeloni e Spagni Reffi

Il Movimento si scusa con la cittadinanza, valutando la lettera di pubblica ammenda dei due consiglieri "un atto di coraggio e onestà"

di Annamaria Sirotti
8 apr 2021
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Dimissioni respinte, ritenendo la lettera di pubblica ammenda e la disponibilità a rinunciare al proprio mandato da parte dei consiglieri Gloria Arcangeloni e Alberto Giordano Spagni Reffi “quale atti coraggiosi e onesti scrive Rete - rari nella storia politica sammarinese”. Un ampio confronto in seno al movimento sui “fatti” del 1° aprile, che valuta la presenza dei tre Consiglieri e del Segretario di Stato “inopportuna e sbagliata”, acutizzata dal particolare momento di restrizioni e sacrifici per tutta la popolazione.

Accanto alle eventuali sanzioni che potranno essere comminate dalle Forze dell’Ordine, gli organismi di RETE valuteranno anche l’adozione di provvedimenti interni più opportuni. Da Rete arrivano “scuse sincere e sentite ad ogni cittadino e residente nel territorio della Repubblica” - scrive - ricordando che i rappresentanti della Politica e delle Istituzioni, anch’essi umani e soggetti ad errori, non possono venire meno al senso di responsabilità e di rispetto, soprattutto nel momento in cui sugli stessi pende l’onere di prendere decisioni atte a limitare i contagi e a preservare la salute pubblica”.

RETE ritiene però sconveniente, in questo frangente, gettare il Paese nel caos, “sfruttando la stanchezza di un anno di dura lotta alla pandemia, con le gravi conseguenze economiche, sociali, politiche”, invocando per San Marino il bisogno di “impegno, passione, lavoro e di condivisione”.





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