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Rete: movimento divenuto una realtà politica di tangibile solidità

11 dic 2019
Rete: movimento divenuto una realtà politica di tangibile solidità

Il Movimento RETE ringrazia gli elettori che hanno confidato nel cambiamento e che col loro voto ne hanno confermato lo stato di seconda forza politica del paese. Rispetto al 2016, è venuto a mancare un risibile 0,1%. Se nel 2016 si poteva guardare al voto di RETE come frutto di protesta e di contestazione da parte del cittadino, oggi si deve constatare che il movimento è divenuto una realtà politica di tangibile solidità. Sarebbe poco onorevole nascondere anche una certa delusione: RETE mirava ad una crescita consistente del proprio consenso che non c’è stata, quantunque si trovi a salutare con soddisfazione l’ottimo risultato del proprio alleato di coalizione, Domani – Motus Liberi. Dall’analisi del voto risulta che l’elettorato di RETE sia cambiato: traviato da una propaganda dai contenuti diffamatori e fantasiosi, è ipotizzabile che parte dello storico elettorato si sia lasciato scoraggiare mentre, nel contempo, un elettorato consapevole del nuovo ruolo di controllo democratico e civile di cui il Movimento è investito, l’ha sostituito con più stabilità. Il compito di garante del Movimento RETE non è ancora esaurito, poiché alcuni esiti elettorali inaspettati potrebbero nascondere gli interessi di vecchi potentati, ma è la fase propositiva e istituzionale da promuovere e iniziare: la vittoria del PDCS va indubbiamente riconosciuta, ma anche necessariamente contenuta e rintuzzata per non creare disequilibri sociali nel Paese. L’obiettivo di ottenere il mandato per la formazione del governo è stato inficiato dall’esito elettorale che vuole il PDCS essere traino del prossimo Governo. Il Movimento RETE, eventualmente, sarà parte di esso dopo aver posto le proprie condizioni: al governo sì, ma non ad ogni costo. La prossima mossa spetta al PDCS. Le opzioni non sono infinite: da una parte c’è chi ha commesso gli errori degli ultimi tre anni e cagionato danni inenarrabili, dall’altra c’è chi l’ha stanato, contrastato e, almeno in parte, bloccato. Rimane molta strada da fare per il Paese: noi la percorreremo, senza fare sconti, in qualsiasi parte del Consiglio ci troveremo.

Movimento RETE


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