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RF e ReS critiche verso l'azione di Governo

20 apr 2020

“In 100 giorni di Governo chi l'ha vista?” Repubblica Futura punta il dito sul Segretario di Stato per gli Affari Interni. “Qualche giorno fa è stato emesso l’ennesimo decreto notturno – scrive RF - in cui si parla tanto di pubblica amministrazione: il trattamento di fine rapporto di alcuni dipendenti pubblici ad esempio sarà pagato a rate. “Ci sarebbe piaciuto – sottolineano - sentire una spiegazione da chi ha la delega politica agli Interni, ma nulla”. In un momento di difficoltà se ci sono sacrifici da compiere – insiste la forza politica d'opposizione - è bene che il Governo abbia capacità ed umiltà di spiegare le scelte compiute. Un richiamo quindi alle Giunte di Castello: “Le elezioni – ricordano - sono state indette per il 21 giugno. Ma se le liste con i candidati devono essere presentate entro il cinquantesimo giorno dalla data delle elezioni e fino al 4 maggio non si possono tenere riunioni o assembramenti, - si chiede RF - come sarà possibile attivare democraticamente le procedure elettorali? Il Segretario di Stato per gli Affari Interni intende fare di notte un decreto delegato in cui nomina le nove Giunte? La democrazia – conclude Repubblica Futura - non è un giocattolo con cui trastullarsi la notte, né un elastico che si tira all’infinito a dispetto di tutti e di tutto”.

Riforme e Sviluppo rincara la dose e critica la mancanza di progettualità del Governo: “Trasformare le emergenze in opportunità resta l’unica strada percorribile. Purtroppo – evidenziano - non troviamo riscontri dall’esecutivo e dalla maggioranza, che anzi navigano a vista, in maniera dilettantistica e per nulla propositiva rispetto al momento e alle esigenze del mondo imprenditoriale e del lavoro”. A tal proposito ReS annuncia di aver inoltrato un documento alle Segreterie di Stato competenti “per cercare di reperire liquidità da immettere quanto prima nell'economia, perché - scrivono - al di là degli schieramenti, la crisi sistemica coinvolge tutte le parti in causa, ma soprattutto, come ribadito più volte, l’approccio alla risoluzione delle emergenze deve essere assolutamente costruttivo e univoco”.


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