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RF: penalizzante essersi rivolti “esclusivamente all'Italia” per i vaccini anti-Covid

Gli esponenti di Repubblica Futura puntano il dito contro la Segreteria Sanità. Nella conferenza stampa in diretta Facebook anche il cosiddetto “caso titoli” e tematiche economiche

23 gen 2021

“Avevamo creato in 3 anni un sistema economico che andava bene”, ha detto Andrea Zafferani, commentando l'indagine ANIS sullo stato di salute delle aziende associate. Nel 2019 – ha aggiunto – avevano investito quasi 105 milioni di euro, a dimostrazione di come credessero nelle “scelte fatte in quegli anni”. Poi il ciclone Covid, e le inevitabili ricadute in termini di liquidità per il manifatturiero. Da qui un appello, al Governo, ad impegnarsi su questo fronte, e soprattutto soccorrere i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, come il commercio, i servizi alla persona, la ristorazione. “E' inaccettabile – ha tuonato – che non sia ancora arrivato alcun ristoro a queste attività”. 

E se Zafferani ha rivendicato con orgoglio il lavoro compiuto nella precedente legislatura, Nicola Renzi ha parlato della vicenda che a suo avviso ha portato alla caduta del Governo targato Adesso.sm: il cosiddetto “caso titoli”. “Non c'era giorno in Consiglio che non se ne parlasse”, ha detto, definendo le accuse dell'allora opposizione una “campagna diffamatoria”, e ribadendo come RF abbia sempre insistito affinché quelle indagini andassero avanti spedite. Inevitabile allora un commento sulle reazioni al decreto di rinvio a giudizio e alle numerose, probabili, archiviazioni di capi di imputazione. “Indecoroso”: così ha definito – alla luce del decreto di Morsiani – l'odg approvato dalla maggioranza sulla Commissione d'Inchiesta sul CIS. Una “lettura strumentale tutta politica”, ha detto. Infine l'auspicio affinché in Aula si possa discutere al più presto delle risultanze dell'inchiesta titoli, mettendo a disposizione di tutti i consiglieri le relative carte.

Nel punto della situazione di RF anche un approfondimento su uno dei temi più sentiti dalla cittadinanza: i vaccini anti-covid. “Molte chiacchiere, e per adesso nessun fatto”, ha dichiarato – lapidario – Fernando Bindi. Duro l'intervento di Miriam Farinelli. Il memorandum firmato l'11 gennaio – ha detto - “definisce le quote che devono essere date a San Marino, ma non quando, quante; tutto è ancora in discussione”. Critiche al Segretario Ciavatta anche da Sara Conti, secondo la quale l'essersi rivolti “esclusivamente all'Italiapenalizza fortemente il Paese, esponendolo al rischio di ritardi nelle consegne. Inoltre ha sottolineato come non sia previsto, nel protocollo firmato “un limite minimo di dosi” per il Titano. Non sono mai arrivate risposte alle nostre domande, ma “continueremo ad interrogare il Governo”, ha assicurato Katia Savoretti; che ha osservato come la Repubblica sia l'unico Piccolo Stato europeo dove non siano ancora iniziate le vaccinazioni.  




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