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RF: “Un Governo costruito su un inganno ai cittadini”

Repubblica Futura impegnata nell'analisi del voto. Non risparmia un giudizio sulla maggioranza e sul governo che sta nascendo, con parole severe sia verso gli ex alleati di Libera, sia verso Rete

di Annamaria Sirotti
19 dic 2019
Nel servizio l'intervista a Andrea Zafferani
Nel servizio l'intervista a Andrea Zafferani

“Sprofondati indietro di 10 anni, a quando le scelte venivano fatte nelle segrete stanze di via delle Scalette - è lapidario Nicola Renzi - con un Governo che nasce senza alcuna garanzia di stabilità e con la voglia di mettere le mani nei gangli della vita istituzionale del Paese, con il Conto Mazzini fermo. Una damnatio memoriae storica - prosegue - che spero non si voglia anche giudiziaria”. Chiama in causa Rete – “alleata della DC già da inizio 2017” - dice. Chiama in causa gli ex alleati, oggi in Libera, rei di aver 'staccato la spina' al Governo “o per un patto già pronto con la DC - dice - o per mancanza di coraggio” e di averlo fatto “in un momento in cui era invece cruciale fare scelte anche difficili per dare risposte al Paese”. Terzo imputato, sullo sfondo, referendum e successiva legge elettorale che di fatto – osserva Renzi – sono serviti a garantire “la formazione di un governo senza dichiarare prima in maniera chiara accordi che erano già presi".

Civico 10 dimezzato, Libera perde l'8%: “traditi per loro ammissione dalla DC, vera professionista” – ironizzano - nell'applicare la cosiddetta “politica dei due forni” e un nuovo Governo “che nasce sulla base di un inganno – dice Andrea Zafferani - C'erano due accordi tenuti nascosti agli elettori – spiega - Uno, rispettato, con Rete e lo dimostra il fatto che tre giorni dopo le elezioni abbiano trovato l'accordo. L'altro – non rispettato dalla Dc – quello con Libera, motivo per cui alcuni esponenti di Libera hanno staccato la spina ad Adesso.sm”. Denuncia, poi, un accordo di Governo “raggiunto solo sulla spartizione delle segreterie, portandole a 10, per accontentare tutti, dove sembra siederanno anche rinviati a giudizio” - rileva ancora Zafferani - e "senza che vi sia accordo sui programmi. Lo hanno detto loro, ieri, di aver trovato una intesa solo sui macro-temi e che lavoreranno tutte le feste per definire il programma. Fa sorridere - prosegue - che si sia già scelta l'alleanza senza avere l'intesa su che cosa fare”. Ancora un attacco a Rete: “nati duri e puri, ora prestati agli interessi di chi vuole fermare il processo Conto Mazzini" – rincara Sara Conti, che per RF rivendica onestà e coerenza e rilancia una opposizione che - dice - sarà “vigile e responsabile, dentro e fuori il Consiglio, ascoltando la gente”.

E a margine della conferenza stampa, RF è tornata sui motivi alla base della crisi di Governo innescata da alcuni degli attuali componenti di Libera, in particolare, sulla vicenda CIS: “Dovevano avere la scusa per staccare la spina – hanno detto - La 'legge salva-banche' è stata votata da tutti, così come tutti i provvedimenti o gli atti sono stati assunti in maniera collegiale. Noi siamo liberi e tranquilli e abbiamo più volte proposto di pubblicare i verbali del CCR”.

Nel servizio l'intervista a Andrea Zafferani


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