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Riforma Avvocatura dello Stato e Decreto 213, Tonnini: “PA più snella e di qualità”

di Annamaria Sirotti
18 gen 2022

Un percorso che prosegue verso una Pubblica Amministrazione più efficiente e flessibile. Si guarda alla redistribuzione delle funzioni e agli accorpamenti, per una gestione di maggiore qualità, per garantire snellezza e, insieme, risparmio.

La riforma dell'Avvocatura dello Stato, approvata proprio oggi in Aula, ne è un esempio, in un processo di efficientamento, che il Segretario agli Interni Elena Tonnini dettaglia, guardando al decreto 213: “Maggiore snellezza e flessibilità – spiega - unita al percorso di accorpamenti e redistribuzione delle funzione degli uffici che prosegue con questo decreto su aspetti quali: accorpamento della Segreteria Esecutiva ed Istituzionale, insieme alla creazione di una sezione dedicata agli studi legislativi”, prima in seno all'Avvocatura dello Stato.

Accanto all'obiettivo di maggiore flessibilità, anche quello della responsabilizzazione dei dirigenti, con l'introduzione dell'istituto delle posizioni organizzative. “Una maggiore autonomia dei dirigenti nello scegliere le figure adatte a raggiungere gli obiettivi posti e di esserne poi responsabili, attraverso la valutazione del raggiungimento degli obiettivi che si fa verso i dirigenti stessi, annualmente”. Ancora, in termini di snellimento, la centralizzazione della gestione del personale.

Nel video, l'intervista al Segretario agli Interni, Elena Tonnini






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