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Riforma del corpo diplomatico, disco verde della Commissione Esteri

“Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica”, approvato in Commissione Esteri con 8 voti a favore, 5 astenuti, nessun contrario

6 dic 2022
Commissione Esteri
Commissione Esteri

Il progetto di legge che riformerà il servizio diplomatico e consolare di San Marino. La discussione in Commissione Esteri ha registrato, così come nella seduta scorsa per l'esame della prima parte dell'articolato, una generale condivisione da parte degli schieramenti.  Tra i temi principali quello della stabilizzazione di figure che non hanno potuto beneficiare di quelle fatte in precedenza nella Pa, l'introduzione dell'inviato straordinario, la definizione delle sedi strategiche, il ritocco degli aspetti economici. Nelle dichiarazioni di voto, durante le quali Libera ed RF hanno anticipato la loro astensione e sottolineato la responsabilità dell'opposizione nel garantire il numero legale per consentire l'approvazione, è comunque emersa soddisfazione bipartisan per avere svecchiato un impianto generale ormai datato.

“Il lato negativo- dichiara Nicola Renzi - è il tentativo forte di normare molti aspetti, il corpo diplomatico ha bisogno di una elasticità maggiore“ e si rammarica per la chiusura dimostrata verso un emendamento ad hoc, mentre Alessandro Bevitori, Libera, insiste sulla opportunità sprecata di conciliare meglio la carriera con il corpo diplomatico non di carriera. Soddisfatto il Segretario Beccari, che ha ringraziato tutti, compresi gli spunti arrivati dai commissari di opposizione “ci sono state visioni divergenti - ha detto- ma il testo ha un suo bilanciamento e rappresenta un passo in avanti rispetto a questo tipo di attività. Credo che il messaggio dato da questa commissione sia chiaro e trasversale: la vicinanza al corpo diplomatico, gratificante per il lavoro che questi funzionari svolgono talvolta nell'ombra, perché non è il tipo di attività che ha di solito grandi rimandi mediatici” .

Si è proseguito, tra le altre cose, con l'esame dell'accordo tra San Marino e Ungheria per la promozione e la protezione reciproca degli investimenti. Il Segretario ne ha sottolineato la rilevanza, “apre la strada alla stipula di altri accordi con paesi Ue”.





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