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Riforma elettorale: la posizione di AP

14 nov 2005
Riforma elettorale: la posizione di AP
Al tavolo di confronto sulla legge elettorale sono stati fatti decisi passi avanti, ora e’ il momento di tirare le somme. Alleanza Popolare richiama le forze politiche a un dovere di chiarezza circa le proprie posizioni in Consiglio Grande e Generale. Con tutta probabilità a dicembre in aula ci sarà il dibattito scaturito dall’ordine del giorno di Ap approvato nella scorsa sessione. Un documento approvato all’unanimità e che chiede risposte a precise domande: il mantenimento del proporzionale, coalizioni preelettorali non obbligatorie, incentivi per garantire la stabilità, norme antiribaltone, valorizzazione del voto interno. Con una priorità: una legge che consenta agli elettori di determinare la maggioranza che andrà al governo su un unico programma. 'E’ bene – hanno ribadito i consiglieri Valeria Ciavatta, Fernando Bindi, Carlo Franciosi e Mario Venturini – che le forze politiche sciolgano i nodi su questo progetto. Ricordano poi la convergenza di Psd, Ap, Rifondazione, Sinistra Unita, Gruppo Federativo Socialista, Nuova San Marino, Popolari e Alleanza Nazionale sulle coalizioni prima del voto con incentivi per garantire stabilità. Una posizione cui non si sono allineati Democrazia Cristiana e Sammarinesi per la Libertà. Per Ap il dibattito deve avere una decisa accelerata, per arrivare alla riforma prima di andare a elezioni. 'Sul resto - doppio turno, premio di maggioranza, voto estero - si può discutere. Importante dunque arrivare in Consiglio al più presto'. In chiusura una frecciata. Al tavolo di confronto qualcuno avrebbe voluto partire proprio dal voto estero, dicono i rappresentanti di Ap, per fermare le cose. In passato spesso i partiti più grossi hanno trovato la scusa di non dialogare con noi proprio per via del voto estero.

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