La contrastata riforma Igr supera il vaglio della tormentata Commissione Finanze con 11 voti favorevoli della maggioranza e quattro contrari dell'opposizione. I due schieramenti restano compatti come resta apparentemente incolmabile la distanza delle posizioni espresse. In seduta mattutina la commissione ha approvato gli articoli dal 42 al 50 e nel pomeriggio il rush finale dal 51 al 53, oltre agli allegati con le nuove detrazioni. La musica non cambia, in aula è muro contro muro ma la maggioranza tira dritto in commissione, pur lasciando aperta la porta a modifiche del testo prima dell'approdo in Consiglio per la seconda lettura, atteso nell'ultima settimana del mese. “E' ancora un progetto parziale – commenta il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti – perché ai tavoli di confronto in questi giorni è stato trovato l'accordo su alcune modifiche, per le quali non era più possibile intervenire in commissione. Quini non è un progetto definitivo e c'è un impegno da parte del Governo e della maggioranza di portare alcuni emendamenti che vadano alcune particolarità della norma per cercare di riequilibrare alcuni aspetti. Ci sono ancora dei punti di distanza a cui si cercherà di lavorare nel confronto col sindacato e le categorie economiche in modo che la norma sia più condivisibile possibile. Sappiamo che è una norma difficile. Credo che nessun segretario voglia portare una modifica Igr, però c'è anche un dovere verso il Paese e l'altro dovere è cercare di avere una norma che abbia un suo equilibrio”.
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